Colantuono, Torino, torni l'orgoglio

11.07.2009 12:14 di  Raffaella Bon   vedi letture

Risalire dalla B con una squadra di serie A è la missione di un Toro pronto a tuffarsi nella nuova stagione. Ieri il raduno dei granata non è stato accompagnato dall’enfasi delle normali pre­sentazioni perché c’è fretta e voglia di mettersi al­le spalle l’ultima cocente delusione e tornare imme­diatamente nella massima categoria. «Ho pagato errori di inesperienza e generosità» ha detto il pre­sidente Cairo.

Può darsi, di sicuro il Torino ha ne­cessità di ritrovare due doti fondamentali smarri­te per strada: passione e grinta. Risorgere dalla rassegnazione è la prima tappa. Non è una que­stione di soldi, ma di testa. Al presidente granata chiediamo soprattutto di riportare al Torino una mentalità giusta. Pensate che il monte ingaggi del­la squadra granata è superiore ai 25 milioni di eu­ro. Un’enormità per la serie B.

Eppure una cifra si­mile non è garanzia di un’immediata promozione. Lieti di vedere in granata volti nuovi e motivati co­me quelli di Gorobsov e di Belingheri, ma c’è an­cora molto da fare per conservare la qualità neces­saria e fare i giusti inserimenti per la categoria. Foschi lavora sodo e il tecnico Colantuono ha com­preso la delicatezza della missione: «Chiedo lavo­ro, disciplina, sudore perché nessuno ci regalerà nulla». Il Toro ricomincia e ha davanti un percor­so simile a un campo di battaglia. Deve ritrovare il suo spirito e il suo orgoglio. Solo così potrà coinvol­gere nuovamente i tanti tifosi messi duramente al­la prova da troppe amarezze. Il Toro può risorge­re, ma con un progetto chiaro, una casa (il Filadel­fia) e tanto entusiasmo