Qualche variabile anche più o meno a sorpresa Mazzarri ce l’ha

Tra squalifiche e infortuni o chi è appena guarito alcune scelte sono obbligate, ma ci sono anche giocatori che possono ricoprire più ruoli.
28.04.2019 14:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
© foto di Insidefoto/Image Sport

Non c’è reparto che non sia senza qualche giocatore e avere assenze anche importanti non aiuta in un momento così cruciale della stagione con in ballo la corsa a un posto in Europa e con il Milan da affrontare. In difesa Djidji ha finito anzitempo la stagione poiché ha dovuto subire la meniscectomia laterale selettiva al ginocchio destro a causa della lesione parziale del menisco, a centrocampo Baselli è squalificato e in attacco lo è Zaza e in più ne reparto avanzato Falque e Milico sono appena rientrati dai rispettivi infortuni e come ha detto Mazzarri non hanno grande minutaggio, quindi, anche per non correre rischi di ricadute possono essere utilizzati solo in caso di bisogno.

Nonostante tutto questo, che non è poco, qualche soluzione alternativa Mazzarri ce l’ha. Ansaldi, De Silvestri e Aina si giocano i due posti sulle fasce o meglio De Silvestri e Aina quello a destra perché l’argentino dovrebbe essere regolarmente a sinistra, ma tenuto conto della capacità di Cristian di ricoprire il ruolo anche di mezzala potrebbe essere utilizzato così. Ruolo che oltretutto ha già ricoperto qualche volta egregiamente. In tal caso in mediana ci sarebbe l’alternativa fra il più muscolare Meïté e il più geometrico Lukic. Seppur prevalga la possibilità che Meïté affianchi Berenguer a sostegno di Belotti, ma c’è anche Parigini che può supportare il “Gallo” senza dimenticare che Damascan è un'altra punta di ruolo e potrebbe affiancare Belotti, certo Vitalie è giovane e ha esordito in serie A solo due partite fa, nei minuti finali con il Cagliari, ma è pur sempre un’alternativa.

Il Milan malgrado sia in difficoltà avendo ottenuto solo cinque punti nelle ultime sei partite ed essendo stato eliminato dalla Coppa Italia, ma non va sottovalutato e nulla va lasciato al caso, ma neppure si deve temere l’osare il tutto per tutto quando in palio c’è l’Europa e si è a cinque giornate dalla fine perché per raggiungere la mete conta solo vincere i pareggi non servono più.