Auguri Pupi

Paolo Pulici festeggia oggi il suo sessantunesimo compleanno. Ha vestito la maglia granata quattrocentotrentasette volte, realizzando centosettantatre gol. Per lui il Toro è: "Tutto. Ai bambini dico il Toro sono io".
27.04.2011 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: museodeltoro.it
Auguri Pupi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quindici stagioni al Toro, di cui la prima con la Primavera con la quale vinse il campionato, quattrocentotrentasette presenze e centosettantatre gol, contribuì a vincere uno scudetto, l’ultimo dell’attuale storia granata, e una coppa Italia nel 1971. Ecco in sintesi numerica chi è Paolo Pulici per il Popolo granata. Per spiegare che cosa rappresenta prima l’uomo e poi il calciatore basta un’unica parola: Mito, proprio con la emme maiuscola. Nei derby, prima di entrare in campo, si puliva gli scarpini con la bandiera della Juventus.

Chi ha avuto il privilegio di poter vedere Puliciclone, appellativo inventato per lui da Gianni Brera, all’opera può narrare moltissimi gol pregevoli, fra i più significativi un gol rifilato ai “cugini” nel campionato ‘72-’73: Aldo Agroppi dà il là al contropiede, Pulici fulmineamente lascia sul posto Spinosi e Morini e continuando a correre, da una distanza superiore ai venti metri, con un pallonetto sorprende Salvadore, proteso in tackle nel tentativo si fermarlo, e Zoff, un po’ fuori dai pali, e insacca la palla nell’angolino alto.

Paolino, così è registrato all’anagrafe, fu prelevato dal Legnano nell'estate del '67 per 30 milioni di lire, che all’epoca per un ragazzo di diciassette anni era una cifra considerevole, ma l’allora allenatore Edmondo Fabbri dichiarò: "Sono soldi in banca, vedrete quanti ne potremo portare a casa quando sarà cresciuto!". Per fortuna della Gente granata Pupi, così lo chiamava affettuosamente Agroppi, rimase al Toro a lungo e non fu un investimento rivenduto appena si poteva fare cassa, infatti vinse tre volte la classifica cannonieri: la prima nel ‘73, a pari merito con Savoldi e Rivera, e si ripeté nel ‘75 e nel ‘76.

Oggi Pupi compie sessantun anni e il granata gli è rimasto nel cuore. Lo abbiamo chiamato per fargli gli auguri e alla domanda cos’è per lei il Toro ha risposto: “Ai bambini dico che il Toro sono io. Per me il Toro è stato tutto: l’inizio, la consacrazione e il fatto di essere diventato famoso dappertutto con questa maglia”. Il Torino di oggi è per Pulici: “Una squadra che fa più fatica, probabilmente non hanno avuto gli stessi suggerimenti che abbiamo avuto noi e purtroppo pagano questo”. Buon compleanno, Puliciclone.