I giorni della verità per il Torino: in bilico tra risolvere i problemi e rimanervi impantanato

I granata con Fiorentina, Verona e Spal hanno l’opportunità di cambiare marcia, ma devono riuscirci.
05.12.2019 15:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il girone d’andata volge alla fine, mancano cinque partite, e il valore delle squadre si è ormai delineato. Inter e Juventus corrono, poi c’è il gruppetto formato da Lazio, Cagliari, Roma e Atalanta che viaggia a velocità sostenuta ed, infine, ci sono le altre e fra queste in una posizione che attualmente si può definire di mezzo c’è il Torino, che con il Milan è proprio al centro della classifica, sono appaiati con diciassette punti  e occupano il decimo e l’undicesimo posto. Il Cagliari sta disputando un campionato straordinario, il Verona da neo promossa sta facendo bene, Napoli, Torino, Milan, Fiorentina e Sampdoria, a queste si possono aggiungere anche Genoa e Udinese, stanno deludendo. Le rimanenti, più o meno, sono in linea con le aspettative e gli obiettivi.

Il Torino potenzialmente è una squadra che potrebbe essere competitiva sulla base del girone d ritorno dello scorso anno visto che non é stato ceduto nessuno, ma la realtà del campionato, tralasciando l’epilogo dei preliminari d’Europa League, dice che non è così. Un mercato estivo molto tardivo, i rinforzi sono arrivati tra il 31 agosto e il 2 settembre, e incompleto, presi solo Verdi, Laxalt e Ujkani, manca almeno un centrocampista di comprovata qualità e alla luce delle prestazioni di più di un giocatore certe scelte di puntare su determinati calciatori sono discutibili. I casi Nkoulou prima e adesso Zaza, lite con Mazzarri durante un allenamento prima della gara con l’Inter sulla gravità o meno di un problema fisico del giocatore che lo ha portato a interrompere la sessione di lavoro (come riportato da Tuttosport). Infortuni vari, su tutti quelli di Falque, Lyanco e adesso di Belotti. Le difficoltà di Verdi nell’inserirsi e di conseguenza nell’essere incisivo. Questi quattro fattori hanno portato la squadra a non esprimere un gioco convincente, a subire tanti gol (20 in 14 partite), nonostante le molte parate importati e slava porta fatte da Sirigu, e a faticare a spedire il pallone in rete (16 reti), anche quando la manovra offensiva riesce a svilupparsi.

L’ambiente attorno al Torino alla luce di tutto ciò, inevitabilmente, si è fatto decisamente meno favorevole e la contestazione nei confronti di tutti, allenatore, giocatori e presidente, è passata dall’essere sottotraccia con perplessità e mugugni all’essere palese con cori contro, confronti diretti e striscioni inequivocabili. Il Torino deve tirare avanti fino a Natale perché se anche la società avesse intenzione di intervenire in sede di mercato non solo cedendo, ma anche prendendo qualche giocatore - al momento avvisaglie importanti in questa direzione non ce ne sono - non può ovviamente farlo fino al 2 gennaio, quando aprirà ufficialmente la sessione di contrattazioni. Mazzarri, quindi, deve fare con gli uomini che ha a disposizione. Per sua fortuna gli avversari sono tutti alla portata a iniziare dalla Fiorentina, che ha un punto in meno dei granata e non sta facendo bene come dimostrano le tre sconfitte nelle gli ultimi tre match con Cagliari, Verona e Lecce e i diciotto gol fatti, due in più di quelli del Torino, e i ventuno subiti, uno in meno dei granata. Poi ci saranno Verona e Spal. Ammesso e non concesso che si possa soprassedere al bel gioco, almeno ci vuole un gioco concreto che porti a realizzare punti. E chiedere che il Torino ne faccia nove non è certo pretendere la luna e sotto i sette vorrebbe dire che i problemi ormai sono incancreniti e che ci vuole molto più che buona volontà e lavoro per risolverli, anche perché la classifica potrebbe peggiorare, i problemi all’interno dello spogliatoio aumentare e la contestazione farsi ancora più sentire.          

LA CLASSIFICA DELLA SERIE A DOPO 14 GIORNATE:
Inter 37; Juventus 36; Lazio 30; Cagliari e Roma 28; Atalanta 25; Napoli 20; Parma e Verona 18; Torino e Milan 17; Bologna e Fiorentina 16; Sassuolo, Lecce e Udinese 14*; Sampdoria 12; Genoa 10; Spal 9; Brescia 7*
*Brescia-Sassuolo rinviata a merc. 18/12  ore 20,45 per la morte del patron Squinzi

I PROSSIMI TURNI DI CAMPIONATO FINO A NATALE:

15ª giornata: venerdì 6/12 Inter-Roma ore 20,45; sabato 7/12 Atalanta-Verona ore 15, Udinese-Napoli ore 18, Lazio-Juventus ore 20,45; domenica 8/12 Lecce-Genoa ore 12,30; ore 15 Sassuolo-Cagliari ore 15, Spal-Brescia, Torino-Fiorentina (SKY); Sampdoria-Parma ore 18; Bologna-Milan ore 20,45.

16ª giornata: sabato 14/12 Brescia-Lecce ore 15, Napoli-Parma ore 18, Genoa-Sampdoria ore 20,45;domenica 15/12 Verona-Torino ore 12,30 (DAZN); ore 15 Bologna-Atalanta, Juventus-Udinese, Milan-Sassuolo; Roma-Spal ore 18; Fiorentina-Inter ore 20,45; lunedì 16/12 Cagliari-Lazio ore 20,45.

17ª giornata: mercoledì 18/12 Sampdoria-Juventus ore 18,55, recupero Brescia-Sassuolo ore 20,45; venerdì 20/12 Fiorentina-Roma ore 20,45; sabato 21/12 Udinese-Cagliari ore 15, Inter-Genoa ore 18, Torino-Spal ore 20,45 (DAZN); domenica 22/12 Atalanta-Milan ore 12,30, ore 15 Lecce-Bologna, Parma-Brescia; Sassuolo-Napoli ore 20,45; mercoledì 8/1/2020 Lazio-Verona ore 20,45.