I rimpianti di Mazzarri: il suo Torino poteva essere quarto

08.10.2019 13:15 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
I rimpianti di Mazzarri: il suo Torino poteva essere quarto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Fermare una big ma avere comunque qualche rimpianto: così il Toro si appresta a vivere le due settimane di pausa per le Nazionali. Lo 0-0 casalingo ottenuto contro il Napoli rappresenta un buon punto di ripartenza, anche se resta la sensazione di amaro in bocca. È quello di Walter Mazzarri, un mix di orgoglio e allo stesso tempo un pizzico di delusione: "Abbiamo concesso pochissimo a quella che è una corazzata, peccato non essere riusciti a segnare - ha dichiarato al termine della gara - anche se gli episodi non sono girati a nostro favore: almeno un paio di conclusioni dirette in porta sono state rimpallate, per poco non c'era un rigore per noi per una situazione simile a quella di Bremer a Parma". I motivi per guardare positivo, però, sono diversi: la crescita costante di Simone Verdi, sempre più al centro della manovra granata; il rientro a pieno regime di Sasa Lukic, il quale si è confermato fondamentale negli equilibri di squadra; Salvatore Sirigu finalmente imbattuto, per la prima volta in campionato. Ed è proprio questo l'aspetto più importante, perché il Toro, almeno per una notte, ha ritrovato quello che da sempre era stato il punto di forza di Mazzarri. Un altro terzetto diverso, Izzo-Nkoulou-Lyanco, promosso in toto, e la capacità di alternare anche una linea a quattro con l'abbassamento di Laxalt in fase di non possesso: e così, i folletti Lozano, Mertens e Insigne hanno avuto vita difficilissima, mentre Llorente è stato pericoloso soltanto con un paio di colpi di testa. Non era il miglior Napoli, anzi quello letale davanti delle passate stagioni sembra un lontano parente di quello che si è visto al Grande Torino, ma Mazzarri è riuscito a imbrigliare Ancelotti. E forse è anche per questo che rimane la sensazione dell'occasione persa. 

Quarto posto - Senza tanti giri di parole, il tecnico lo ha ammesso: "In questo inizio di campionato ci mancano già tre o quattro punti> il pensiero dell’allenatore di San Vincenzo. E chissà quali sarebbero potuti essere i giudizi del suo Toro al quarto posto, se quei passi falsi si fossero tramutati in vittorie (o almeno non in tonfi inattesi): Lecce, Sampdoria e Parma, ecco le partite nel mirino coincise con le tre sconfitte nelle prime sette del campionato. Ma il suo motto è “la prossima partita è sempre più la importante”, quindi c’è da guardare al futuro: "Dobbiamo ripartire da questo risultato e da questa prestazione, dovremo affrontare tutte le squadre con questo piglio – ha continuato Mazzarri – anche quelle di bassa e di media classifica: in questo modo lasceremo per strada molti meno punti". Gli ostacoli dopo la sosta non sono certamente di primo livello: il 20 ottobre la trasferta di Udine, una settimana dopo il Cagliari in casa. Due gare da non fallire per presentarsi al turno infrasettimanale di Roma contro la Lazio con ancora più certezze.