Il Torino dovrà fermare Osimhen, ma senza scordarsi degli altri tiratori del Napoli

13.10.2021 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Djidji e Djuricic
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Djidji e Djuricic
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ok che Victor Osimhen abbia segnato da solo quasi la metà dei gol fatti da tutti i giocatori del Torino messi insieme e creato 9 occasioni per incrementare il suo bottino, l’attaccante del Napoli infatti di reti ne ha realizzate 4 a fronte delle 9 dei granata, ed è quindi un vero pericolo, ma non vanno sottovalutati neppure gli altri tiratori di Spalletti altrimenti c’è il rischio che per marcare uno gli uomini di Juric finiscano per lasciare spazio agli altri avversari per andare a bersagliare Vanja Milinkovic-Savic.

Anche perché delle altre bocche di fuoco partenopee Rrahamani, Koulibaly, Ruiz, Lozano e Insigne, tutti hanno segnato due reti, e Elmas, Zielinski, Politano e Petagna, un gol a testa, solo Lozano sarà “stanco” stante gli impegni con la sua Nazionale e di conseguenza magari partirà dalla panchina, però sarà pronto a subentrare quando anche Juric effettuerà cambi e lui rispetto al collega Spalletti ha decisamente minor scelta in panchina poiché non potrà disporre degli infortunati Pjaca, Verdi, Kone e Edera. E a oggi resta un punto interrogativo su Praet che ieri ha svolto solo lavoro aerobico a causa dell’interessamento distrattivo al bicipite femorale della coscia sinistra che lo tormenta dal 18 settembre e che lo aveva costretto a chiedere il cambio nella gara con il Sassuolo. In più Belotti e Zaza sono appena tornati a disposizione dopo il superamento dei rispettivi infortuni: Andrea è fuori dal 29 agosto e Simone dal 16 agosto. Senza contare che Sanabria giocherà con la sua Nazionale giovedì quando in Italia saranno le 22 in Bolivia-Paraguay e tornerà a Torino venerdì in serata, se non ci saranno ritardi nei voli, per cui riuscirà solo ad allenarsi sabato con i compagni prima della partenza per Napoli e poi effettuerà la rifinitura domenica mattina. Persino un tantino peggiore la situazione di Rincon che sarà in campo con il Venezuela venerdì alle 2, ora italiana, per affrontare il Cile e inevitabilmente avrà ancora meno ore per recuperare in vista della partita con il Napoli.

Juric sa che affrontare il Napoli non sarà facile e senza stravolgere il suo concetto di gioco votato all’attacco con pressing alto e attento a chiudere gli spazi agli avversari di certo non si limiterà a studiare mosse per fermare Osimhen, ma inculcherà nelle teste dei suoi, in particolare per i difensori, la massima attenzione per tutti i giocatori partenopei. E la gara con il Napoli sarà da questo punto di vita un bel banco di prova, in particolare per Djidji reo di aver causato con i suoi errori i due rigori che sono costati al Torino quattro punti nei match con Lazio e Venezia. Tutto sta a vedere se poi i giocatori sapranno mettere in campo quanto provato in allenamento e se manterranno altissima la soglia d’attenzione fino al fischio finale. Il Torino non deve credersi sconfitto già in partenza poiché affronterà la capolista che dopo sette partite è a punteggio pieno altrimenti rischia fortemente di andare incontro a una batosta, ma dovrà comunque stare attento ai propri punti deboli evitando di continuare a subire gol pesanti nei finali di partita che compromettono quanto di buono riesce a fare in precedenza.