Il Torino e quella pazzia chiamata Europa: tre punti da recuperare e poi farne abbastanza per arrivare all’8° posto

26.04.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric
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Cinque partite con un calendario tutt’altro che semplice e tre punti da recuperare per poi farne abbastanza per chiudere il campionato all’8° posto, che garantisce il poter disputare gli spareggi per accedere ai gironi di Conference League. Lasciando perdere tutti i discorsi con relativi intrecci multipli che potrebbero portare l’Italia ad avere ancora più posti nelle competizioni europee. Questa è la pazzia, così definita da mister Juric, che separa il Torino dal ritorno in Europa. In palio ci sono ancora 15 punti e la classifica, che interessa ai granata, recita: 8° posto Napoli con 49 punti, 9° Fiorentina 47 e 10° Torino 46. Va ricordato che in caso di arrivo a pari punti il Torino ha la meglio sul Napoli, vittoria all’andata e pareggio al ritorno, e la peggio con la Fiorentina, sconfitta all’andata e pareggio al ritorno e che i viola devono recuperare la gara con l’Atalanta, rinviata per il grave malore che poi portò alla morte di Joe Barone direttore generale della Fiorentina, e non si sa ancora quando si disputerà e potrebbe accadere anche a campionato già finito.

 Il calendario del Torino non è facile si inizia domenica all’ora di pranzo con la trasferta al Meazza con l’Inter neo campione d’Italia. Si prosegue con il Bologna in casa venerdì 3 maggio alla sera con i felsinei che sono al 4° posto a due lunghezze di distanza dalla Juventus che è terza, ma sono incalzati dalla Roma, che ieri nel recupero dei minuti finali con l’Udinese ha vinto due a uno, che di punti ne ha 58; comunque entrambe le squadre mantenendo l’attuale posizione andrebbero in Champions League. Poi la trasferta con il Verona, che sta lottando per restare in Serie A ed è 15° con 31 punti gli stessi dell’Empoli e sopravanza Udinese e Frosinone che di punti ne hanno 28 e il Sassuolo che ne ha 26. A seguire in casa con il Milan che oggi è al 2° posto con alle spalle la Juventus sotto di 5 punti e che comunque è di fatto certo di andare in Champions. E infine la trasferta a Bergamo con l’Atalanta che adesso occupa il 6° posto con 54 punti incalzata dalla Lazio a 52 mentre il Napoli è più distante di 5 lunghezze e con davanti la Roma a 58, la Dea spera ancora di arrivare al 5° poto in modo da andare in Champions e Napoli e Lazio  di approdare in Europa League. In finale di Coppa Italia, che garantisce a chi la vince l’accesso all’ Europa League a meno che non ottenga il pass per la Champions con il piazzamento in campionato, ci sono Atalanta e Juventus.
Ma non basta considerare il calendario del Torino poiché serve anche quello delle concorrenti e la Fiorentina deve ancora affrontare Sassuolo, Verona, Monza, Napoli e Cagliari quindi ha lo scontro diretto col Napoli e a parte la gara con il Monza, che ha ancor meno speranze del Torino di andare in Europa avendo 3 punti in meno dei granata, le altre sono con squadre che lottano per salvarsi e all’ultima giornata il Cagliari potrebbe aver già conquistato la permanenza in A. Il Napoli invece dovrà vedersela con Roma, Udinese, Bologna, Fiorentina e Lecce per cui ha tre scontri con avversarie che sono impegnate a conquistarsi o il miglior posto possibile in Europa, Roma e Bologna, oppure l’accesso, Fiorentina, e una partita con chi ha come obiettivo non retrocedere, Udinese, mentre col Lecce i viola quasi sicuramente troveranno i salentini salvi visto che oggi hanno 35 punti e basta loro poco per esserne certi.

L’Europa per il Torino è una pazzia però, al momento, non un’utopia. Di certo domenica con l’Inter servirebbe una vittoria magari sfruttando il fatto che i nerazzurri sono distratti dai tanti festeggiamenti fatti e che ci saranno anche dopo la gara per la conquista dello scudetto, il numero 20. Battendo i nerazzurri i granata poi avrebbero una spinta importante per affrontare le successive partite. Di sicuro però il Torino deve crederci ed essere determinato quando scende in campo non come ha fatto contro il Frosinone, terzultimo in classifica, quando ha sfoderato una prestazione non all’altezza e infatti non è andato oltre il pareggio senza gol. Le 17 gare dei granata senza subire reti, solo 29 in 33 match con tanto di 4ª miglior difesa della Serie A, sono una performance da Champions League però sono allo stesso tempo un effimero vanto visto che per gol segnati, 31 come quelli di Verona e Udinese, i granata sono alla stregua di chi lotta per non retrocedere. E l’Inter, la prima delle partite per rendere realtà la pazzia, è la squadra che ha segnato più gol, 79, e quella che ne ha subiti meno, 18.