Il Torino è stanco, pesano gli infortuni e manca un bomber: motivazioni più che valide per il mercato di gennaio

07.12.2021 10:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati
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Cairo e Vagnati
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Fa rabbia che il Torino torni da Cagliari con un solo punto perché ha avuto almeno tre occasioni clamorose con Zaza, Praet e Baselli per segnare il secondo gol e con maggiore attenzione, leggasi in particolare di Aina, poteva evitare di subire la rete di João Pedro, per la verità bellissima la sua rovesciata. Ma come ha detto Juric a fine partita: “Abbiamo fatto meno bene del solito. Ho visto alcuni giocatori molto affaticati che hanno avuto difficoltà nel costruire dal basso. Negli ultimi venti minuti ci siamo sciolti e creato tanto” però non è bastato. L’allenatore granata non si lamenta per gli infortuni, ma ieri aveva ben sette giocatori per questo indisponibili, Djidji, Mandragora, Verdi, Edera e Belotti ai quali si sono aggiunti prima della partita Linetty (gastroenterite) e Kone (fastidio ai flessori), più lo squalificato Singo quindi gliene mancavano in tutto otto. Senza contare che Rodriguez e Ansaldi sono appena rientrati dai loro di infortuni e che Pjaca e Praet non hanno ancora recuperato la piena forma dopo gli stop forzati. Ed essendo dal ritiro che l’infermeria è affollata il peso degli assenti è ancora più incisivo. In più manca un bomber e con Belotti out nessuno ne fa le veci per davvero. Ieri Sanabria, il vice del “Gallo”, ha avuto l’occasione per segnare, ma il gol in effetti è arrivato dall’autorete di Carboni perché lui pur essendosi avventato sulla palla per il tap in, dopo la respinta non efficace di Cragno, ma è solo arrivato vicino al tiro fatto poi dal suo avversario che nel tentativo di allontanare la sfera, purtroppo per lui, l’ha indirizzata nella sua porta.

Juric sta continuando a ripetere che i miglioramenti rispetto all’anno scorso ci sono stai ed ha assolutamente ragione, ma che la strada è ancora lunga ed è piena di difficoltà e anche su questo ha stra-ragione. Bisogna lavorare moltissimo, ma basterà?. Si ha la forte sensazione, supportata da ciò che è accaduto finora, che forse non basterà se non arrivano rinforzi validi dal mercato e non scommesse, quali ragazzotti di belle speranze o calciatori che in un passato, neppure troppo lontano, hanno subito infortuni importanti. Cosa che Juric ripete da tempo. “Mi auguro che Cairo a gennaio mi ascolti sul mercato, a differenza di quanto avvenuto in estate quando non l’ha fatto. Vorrei che facessimo un mercato più coraggioso. Non come in estate, poco coraggioso. Se prendiamo qualche bel rinforzo come dico io, tutta la rosa potrà compiere un salto di qualità. Altrimenti ho dei dubbi: così come siamo, più di tanto non si può crescere, temo”. E anche ieri in modo meno diretto, ma pur sempre chiaramente lo ha fatto di nuovo intendere: “In mezzo ho tanti giocatori in gamba, di inserimento, ragazzi che lottano senza paura però hanno dei limiti nel far viaggiare il pallone. E’ mancato Ansaldi, che almeno dà un po’ di amore in più alla palla”. Non ha puntato il dito sull’assenza di un bomber il mister, ma difficile che non lo pensi. In estate era stato accostato al Torino João Pedro che finora in 16 partite ha segnato 9 gol e forse con lui i granata non avrebbero subito cinque rimonte, Atalanta, Lazio, Venezia (neo promossa), Empoli (altra neo promossa) e appunto Cagliari (prima della gara di ieri sera era penultimo in solitario e aveva la metà dei punti del Toro), e avrebbero in classifica qualche punto in più degli attuali 19 e una posizione migliore della 13ª, tutte cose che costituiscono rimpianti e rabbia.