Il Torino si concentra sul campionato: è giunto il momento della svolta

Sette partite e la Coppa Italia per chiudere bene l’anno e iniziare il nuovo alla grande con l’obiettivo di raggiungere l’Europa League.
16.11.2016 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Il Torino si concentra sul campionato: è giunto il momento della svolta
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Archiviati gli impegni con le Nazionali, i granata tornano da Mihajlovic e possono concentrarsi sul campionato e la Coppa Italia, quest’ultima non dovrebbe rappresentare un ostacolo perché per passare il turno, martedì ventinove, il Torino deve battere il Pisa di Gennaro Gattuso. I toscani sono una formazione sicuramente tosta, ma che milita in serie B e che sta attraversando tantissimi problemi a livello societario e il fatto che sia sopra la zona retrocessione è encomiabile, però, non può rappresentare un problema. Quindi l’attenzione dei granata può essere tutta focalizzata sul campionato in modo da raggiungere il giro di boa migliorando se possibile l’attuale posizione in classifica, già interessante, ma che non basta per andare in Europa League. Il settimo posto, infatti, non è sufficiente perché bisogna arrivare almeno quinti.

Il Crotone in trasferta poi il Chievo in casa e la Sampdoria ancora lontano dalle mura amiche prima di dover affrontare la Juventus allo stadio Grande Torino e il Napoli al San Paolo e chiudere l’anno solare con il Genoa al cospetto del proprio pubblico e dopo le vacanze natalizie l’ultima partita del girone d’andata con il Sassuolo a Reggio Emilia. Sette impegni fondamentali per capire dove può arrivare il Torino, il tasso di difficoltà di ogni singola partita è vario perché si passa da chi lotta per non retrocedere a chi punta allo scudetto, quindi lo spaccato che offre questa parte della stagione è equivalente a un mini campionato.

Fare bene in questo mini campionato permetterà a Mihajlovic e alla squadra di puntare all’obiettivo Europa League in modo molto diretto eliminando ogni dubbio residuo sul proprio valore rapportandolo anche agli avversari. Belotti e Zappacosta tornano arricchiti dalle prestazioni con la Nazionale perché hanno saputo confermarsi anche a livello internazionale. Hart ha definitivamente scacciato le ombre dell’Europeo. Martinez è diventato il primo venezuelano a segnare una tripletta nella storia della Vinotinto. Benassi e Barreca hanno fatto bene con l’Under 21. Con la spinta di questi giocatori e la voglia di emergere di altri che grazie alle prestazioni in granata stanno ritornando sotto le luci della ribalta, da Ljajic a Castan e da Valdifiori a Iago Falque passando per Baselli e Rossettini, il Torino può regalarsi e regalare ai propri tifosi grandi soddisfazioni. La mission non impossible, ma possibile del Torino è aumentare la concentrazione in modo da subire qualche gol in meno ed essere più concreto in trasferta riuscendo a conquistare più punti rispetto ai cinque finora incamerati in sei partite. Riuscirci vuol dire svoltare e non solo a parole, ma con i fatti.