La lotta all’Europa League passa anche dal limitare i gol subiti

Il Torino ha l’ottava difesa con 45 reti subite, ben 23 nei quarti d’ora finali più recupero dei rispettivi tempi. Fra le squadre che lottano per il sesto posto Parma e Milan hanno incassato un gol in meno, mentre Lazio e Verona 2 e 13.
25.04.2014 11:59 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
La lotta all’Europa League passa anche dal limitare i gol subiti
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Sia ben chiaro che non è in discussione la difesa del Torino che è l’ottava del campionato a pari merito con quella del Genoa, o almeno non lo è più di quasi tutte quelle delle altre squadre di serie A perché se da una parte i quarantacinque gol incassati dai granata in trentaquattro partite non sono pochissimi, visto che la media è 1,32 a partita, dall’altra c’è dà evidenziare che solo Roma e Juventus hanno mantenuto la loro porta decisamente ben blindata e incassato meno di una rete a partita, rispettivamente diciannove (media 0,55) e ventidue (0,64). Tutte le altre squadre che in classifica precedono il Torino, ovvero Inter, Napoli, Fiorentina, Parma e Milan, hanno una media superiore di un gol subito a gara, per la precisione nerazzurri 1,02 (35 reti incassate), azzurri 1,05 (36), viola 1,11 (38), gialloblù e rossoneri 1,29 (44). Messe peggio sono Lazio e Verona che hanno gli stessi quarantanove punti del Torino però hanno incassato 47 (media 1,38) e 58 (1,7) reti. E’ evidente quindi che la lotta per aggiudicarsi l’ultimo posto utile per l’Europa League, il sesto, passerà anche da chi riuscirà a rendere la propria porta più inviolabile o meno violata, vedendo il tutto da un altro punto di vista.

 

Padelli, Gomis, Darmian, Maksimovic, Glik, Bovo, Moretti, Rodriguez, Masiello, Pasquale, Vesovic e anche D’Ambrosio, passato da gennaio all’Inter, hanno contribuito come Immobile e Cerci con i loro gol realizzati e tutti gli altri compagni a portare il Torino dove si trova adesso e sicuramente tenteranno il tutto per tutto nelle rimanenti quattro partite per acciuffare il sesto posto. Però l’attenzione che dovranno mettere i difensori dovrà essere ulteriormente aumentata soprattutto nei finali di tempo poiché è negli ultimi quarti d’ora, sia della prima sia della seconda frazione di gioco, che il Torino subisce il maggior numero di gol: 11 fra il 30’ e il 45’ più eventuale recupero  che corrisponde al  24 per cento e 12 fra il 75’ e il fischio finale che vuol dire 26 per cento. Confrontando i dati degli ultimi quarti d’ora con i primi e i secondi blocchi da quindici minuti dei rispettivi tempi salta agli occhi che c’è un divario molto alto, infatti, da inizio gara al 15’ e dal 45’ al 60’ i gol incassati sono stati 5 per ogni blocco equivalente all’11 per cento e nella parte centrale delle due frazioni di gioco le reti incassate sono state rispettivamente 6 con una media del 13 per cento.

 

Non saranno però solo i difensori a dover aumentare la soglia dell’attenzione perché è fondamentale che arrivi un contributo determinante alla fase difensiva anche dai centrocampisti e persino dagli attaccanti. Nessun aspetto della gara può essere sottovalutato e tutto concorre all’obiettivo, altrimenti il Torino rischia di vanificare il fatto di avere il capocannoniere della serie A, Immobile, e un assist man oltre che realizzatore come Cerci. Continuare a segnare e blindare la propria porta è l’obiettivo del Torino per non lasciare nulla d’intentato e provare ad andare in Europa League.