Le “armi” del Torino, tanti bomber e i gol nei secondi tempi, alla prova con la Lazio

21.09.2021 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Sanabria e Pjaca
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Sanabria e Pjaca
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Un’altra sfida attende il Torino di Ivan Juric. Dopo aver superato quella con il Sassuolo, che ha dato continuità di prestazione e di risultati alla gara con la ben più modesta Salernitana, ai granata ora tocca il test Lazio e l’asticella delle difficoltà si alza ancora così come la curiosità di vedere se il Torino riuscirà a superare anche questa prova.

Ci sono due “armi” che fanno ben sperare: la prima è che il Torino non ha un bomber come lo è Immobile per la Lazio, che in quattro partite ha già segnato 5 gol e che solo con il Milan è rimasto a secco, ma ne ha tanti, infatti, sul tabellino dei marcatori sono finiti già in sette, Belotti, Verdi, Sanabria, Bremer, Pobega, Lukic e Pjaca, e tutti segnando una sola rete. La seconda è che i granata vanno in gol quasi esclusivamente nel secondo tempo e preferibilmente dopo il 75esimo, prima solo Sanabria alla fine del primo e Bremer al 65esimo con la Salernitana. E questo è indice che la squadra fisicamente regge bene fino alla fine, che chi subentra dà il suo contributo e che la determinazione non manca.

Si potrebbe obiettare che anche nella Lazio di Sarri ci sono tanti giocatori che segnano perché oltre a Immobile lo hanno già fatto altri sei, Sergej Milinkovic-Savic, Lazzari, Felipe Anderson, Hysaj, Luis Alberto e Cataldi. Vero, ma se le due squadre sono accomunate dal fatto di aver cambiato l’allenatore c’è da dire che a parte Hysaj gli altri già erano abituati a giocare insieme, mentre gli innesti nel Torino di Pjaca, Pobega più degli atri che giocano soprattutto in attacco, Brekalo, Praet e Warming, hanno cambiato ben di più il reparto offensivo rispetto a quello dei biancocelesti. E questo vale ancor di più visto che sono infortunati Belotti, Zaza e Edera, che Verdi si è dovuto fermare per dieci giorni a causa di un interessamento distrattivo ai flessori della coscia destra e solo ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo, che Praet anche lui è finito ko e molto probabilmente tornerà solo dopo il derby e che Pjaca ieri ha svolto un programma differenziato per un lieve affaticamento muscolare.
Altra obiezione potrebbe essere quella che la Lazio segna e non poco nei primi tempi, 7 degli 11 gol realizzati finora. E’ innegabile, ma si potrebbe contro obiettare che il Torino se approccia bene alla partita nel primo tempo lavora ai fianchi l’avversario per poi stenderlo nella ripresa.
Anche per tutto questo la partita con la Lazio per il Torino è un test che servirà a provare i progressi e quanta capacità c’è di superare le avversità contro una formazione attrezzata e di qualità com’è la Lazio che però ha un solo punto in più. La curiosità c’è ed è tanta e chissà se Juric e i giocatori non sfodereranno anche qualche altra “arma”.