Le grandi trattative del Torino - 2015, Zappacosta più Baselli: doppio colpo da 12 milioni

10.04.2020 16:00 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Le grandi trattative del Torino - 2015, Zappacosta più Baselli: doppio colpo da 12 milioni
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La prima campagna d’Europa dopo vent’anni dall’ultima volta non è andata male, terminata soltanto di fronte a uno Zenit San Pietroburgo dalle potenzialità economiche di un altro pianeta. Il Toro lavora perché quella in Europa non resti un’apparizioni sporadica, ma una piacevole abitudine: un progetto disegnato dal presidente Urbano Cairo e condiviso dal ds Gianluca Petrachi e dal tecnico Gian Piero Ventura. Così, gli occhi del terzetto granata si posano su due talenti atalantini, Daniele Baselli e Davide Zappacosta. Il primo ha fatto bene a Cittadella, il secondo ad Avellino, entrambi si sono confermati in nerazzurro. Un centrocampista che metta ordine e un esterno che sostituisca il partente Darmian, ecco dunque che i due giocatori dell’Atalanta finiscono nel mirino granata. Sono due prime scelte, perciò Cairo accontenta subito Ventura: l’operazione si conclude il 10 luglio 2015, un doppio colpo centrato con circa 12 milioni di euro. E per l’allenatore diventano subito due pedine fondamentali.

La stagione, però, non va secondo le aspettative: il Toro arriverà soltanto dodicesimo, si chiuderà così l’era Ventura. Al suo posto Sinisa Mihajlovic, altro condottiero che ha come unico obiettivo il ritorno in Europa. Il serbo esalta alla grande Zappacosta, Baselli ha qualche difficoltà in più ma anche lui riesce a ritagliarsi uno spazio importante. Alla fine, però, anche con Miha fallisce l’assalto alle coppe: l’esterno disputa una grandissima stagione, il Chelsea è pronto a fare follie per strapparlo a Cairo. L’operazione si concluderà a cifre da record, il club di via Arcivescovado incasserà circa 28 milioni di euro, vale a dire una plusvalenza da oltre 20 milioni. La parentesi di Zappacosta in granata si conclude così dopo due anni, 58 presenze e 2 reti, mentre il suo “gemello” Baselli è ancora al Toro.

Ogni anno dovrebbe essere quello della sua consacrazione, nonostante i 28 anni si ha la sensazione che non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale. Eppure, con tutti i tecnici che si sono alternati sulla panchina granata è sempre rimasto un punto fisso: con Ventura, con Mihajlovic, con Mazzarri, non ancora con Longo ma perché era reduce da infortunio. Mezzala, regista, addirittura trequartista, in tutti i ruoli il classe ’92 ha offerto prestazioni in chiaroscuro, tra alti e bassi. Ma ha sempre tante pretendenti: il Milan su tutte, mentre Lazio e Fiorentina hanno tentato assalti più o meno concreti. Anche la prossima si preannuncia un’estate “chiacchierata” per Baselli, Cairo nel 2017 lo ha blindato nel 2022. Resta al centro del progetto Toro, in attesa della esplosione definitiva. E il valore del suo cartellino, in ogni caso, è lievitato sensibilmente verso l’alto dopo i circa 6.5 milioni spesi per strapparlo all’Atalanta quasi cinque anni fa.