Mihajlovic: “Qui nessuno mollerà e se qualcuno lo farà è fuori. Domani vinceremo”

11.02.2017 15:31 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Mihajlovic: “Qui nessuno mollerà e se qualcuno lo farà è fuori. Domani vinceremo”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani con il Pescara. Ecco le sue parole:

I tifosi nel parcheggio delle vostre auto allo stadio Grande Torino hanno appeso uno striscione che recita:"Noi continueremo a lottare ... voi cosa volete fare?". Ha qualche cosa da rispondere?

"Non credo che si riferiscano al rigore o al fatto che qualche giocatore era distante dall'area. Erano fiduciosi in Iago. Qui nessuno mollerà e se me ne dovessi accorgere, chi lo farà sarà fuori".

Come si prepara la partita di domani, visto che ci sarà una motivazione in più?
"Non li sottovaluteremo, nel campionato italiano non ci sono mai partite facili all'inizio, semmai dopo. Ho visto il Pescara contro la Lazio e la Fiorentina, per me hanno fatto bene. Dipenderà da noi, abbiamo preparato la gara e faremo di tutto per vincere domani".

Si è dato una spiegazione sul perché la squadra da due mesi non è più la stessa di prima?
"Nell'arco di un campionato periodi difficili capitano, il campionato è un lungo percorso con rettilinei dove si può accelerare, alcuni stop e anche curve pericolose. Siamo in un tunnel di risultati e domani riusciremo a uscirne vincendo. Il gruppo è compatto e tutto è sotto controllo. I ragazzi sono i primi ad essere dispiaciuti e lavorano per superare le difficoltà".

Mister, la situazione infortunati?
"Abbiamo un altro allenamento fra poco. A parte Rossettini che è fuori e Carlao vedremo".

Sente che la fiducia di Cairo e Petrachi sia rimasta uguale all'inizio?
"Sono concentrato sul mio lavoro e la società si comporta sempre nello stesso modo, non siamo abbandonati a noi stessi, Petrachi sta con noi durante gli allenamenti e con Cairo mi sento tutti i giorni".

Che cosa ha cambiato per provare a ottenere dalla squadra maggiore concretezza in partita?
"La cosa più importante è trovare equilibrio ma so che non è facile: è il mio primo anno al Toro e anche tanti giocatori sono arrivati in estate, quindi ci vuole tempo, nel girone di ritorno si possono avere più risposte. E' con il lavoro che si danno risposte e si possono trovare soluzioni, abbiamo risolto i problemi sulle palle inattive e troveremo anche sul resto. La cosa che serve è il lavoro, credendo in quello che si fa e siamo sicuri che i problemi li risolveremo uno per uno".

A ottobre lei si lamentava perché si diceva che il Toro era tutta grinta e lei voleva che si parlasse anche del gioco. Ora è quasi l'inverso, ne è dispiaciuto?
"No, il lavoro ci permetterà di riprenderci. Speravo che a quest'ora saremmo stati più vicini alla zona Europa, ma come dico, lavorando possiamo uscirne e domani vincendo sarà il primo passo".

Ljajic sembra un po' più in partita ultimamente, sta tornando ai suoi livelli? Con Baselli avete chiarito?
"Non ci sono crepe fra noi, lui era arrabbiato perché non era riuscito a segnare o magari avrebbe voluto giocare ancora meglio. Né Falque né Baselli erano arrabbiati con me, poi se è stato scritto diversamente è perché si devono vendere i giornali".

Quindi la colpa è sempre dei giornalisti.
"Ma no se non ci sono screzi io cosa posso dire? Dico che cosa è successo punto e basta".

In altre annate, quando non si sono raggiunti i traguardi sperati, alcuni giocatori sono andati via. A maggio si spera che lei, salutando i giocatori, riceva da tutti un arrivederci a luglio.
"Ci sono tanti motivi per cui un giocatore va via, io cerco sempre di trasmettere ai miei giocatori il senso del lavoro e cerco di trarre da ognuno di loro il meglio. Io ho sempre trattato lealmente e con rispetto i giocatori, poi posso arrabbiarmi, ma non ci sono problemi personali. Se poi a fine stagione qualcuno vuole andare via perché non si trova bene, ci può stare".

Pensa a qualche variazione tattica? Può essere la giornata Iturbe?

“Possiamo variare e lo abbiamo fatto a agra in corso. Giochiamo con il 4-3-3 perché i giocatori riescono ad esprimersi meglio, ma se sul campo qualche giocatore mi convince che posso cambiare modulo lo farò, però, finora non è successo. Quindi continuiamo con il 4-3-3 e poi durante la partita vedremo. Iturbe si sta allenando bene, sta crescendo e a Empoli ha fatto meglio di altre volte. Quando un giocatore da due anni non gioca deve ritrovare la fiducia, la spensieratezza e il ritmo partita e ci vuole tempo, ma più gioca più torna in forma. Domani non partirà dall’inizio, ma a gara in corso, se ne avremo bisogno, entrerà”.