Ogbonna: "Le mie parole sono state strumentalizzate"

Il difensore granata ha negato di aver pronunciato: "Mai alla Juve"
24.11.2011 15:52 di  Marina Beccuti   vedi letture
Ogbonna: "Le mie parole sono state strumentalizzate"
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© foto di Federico De Luca

Oggi in conferenza stampa ha incontrato i media Angelo Ogbonna. Il difensore granata e della Nazionale ha voluto puntualizzare la storia della sua presunta frase: "Mai alla Juve", smentita poi dal suo procuratore Giovanni Branchini. “Quella è stata un'intervista scherzosa a Radio Dj, dove tra l'altro non si parlava esclusivamente di calcio. Nella situazione attuale io non andrò in nessun’altra squadra. Fino a giugno resto qua. Ho il contratto con il Torino. Il mio procuratore non mi ha detto che ci sono altre squadre interessate a me. Noi cerchiamo sempre di fare le cose giuste, positive, le mie parole sono state strumentalizzate. Non potrei mai dire che non andrò in futuro in nessun’altra squadra, sono un professionista, sono un dipendente per cui le cose non le posso decidere da solo. Sono sempre stato schietto, non potrò dichiarare amore per sempre al Torino, posso dirlo adesso per quello che sto facendo. Nel mondo non funziona così".

La prossima partita non è di quelle facili: "La gara con il Livorno, considerando che c’è Novellino, sarà dura. Lo conosco bene il mister, mi ha dato tanto e mi ha cresciuto, per cui le sue squadre non sono mai da sottovalutare".

Ovviamente Ogbonna porta dentro di sè l'orgoglio per aver esordito in Azzurro: "Per me va bene così in Nazionale, mi bastavano anche due minuti per di esordire. Spero di tornarci sempre. So che Prandelli mi segue e mi stima".

Il giocatore ha voluto sottolineare quanto le cose siano cambiate in meglio quest'anno, volendo anche difendere l'attuale situazione: "Il mister ha avuto molto peso nel cambiare le cose al Torino, è lui l'artefice perchè in fondo i giocatori sono cambiati poco. Ma anche dentro di noi è scattata una sensazione di rivalsa, mancare la promozione per la terza volta non sarebbe stato pensabile. Ce lo siamo detto, ora cerchiamo di fare qualcosa di buono, prima di tutto occorreva trovare la serenità tra di noi, poi è arrivato Ventura che ha perfezionato le cose".

Ogbonna è conscio quanto è amato dal popolo granata: "Il rapporto con il pubblico è sempre stato buono, io a Torino mi sono sempre sentito a casa e tutti i mister che ho avuto mi hanno dato qualcosa, dalla crescita agli esordi. La gente mi ferma per strada, ma in modo tranquillo, cosa mi piace di Torino è la discrezione".

Fino a che Rolando Bianchi sarà squalificato, Ogbonna sarà l'erede della fascia, ma sa che è solo a titolo temporaneo: "Qui il capitano rimane Rolando Bianchi per l’uomo che è, che conosco io e gli altri compagni. Poi in campo ci sono undici leader. C’è un rapporto differente con lui, è un grande amico, lui mi dà consigli ed io altrettanto faccio con lui. C’è stima reciproca“.