Ventura: "Il mio futuro? Leggo tante cose, ma al 95% si rivelano chiacchiere da bar"

29.04.2016 16:05 di  Alex Bembi   vedi letture
Ventura: "Il mio futuro? Leggo tante cose, ma al 95% si rivelano chiacchiere da bar"
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© foto di Federico Gaetano

Giampiero Ventura parla a 360° nella conferenza pre gara contro l’Udinese, toccando solo marginalmente la sfida ai friulani. Perché le domande vertono tanto sul futuro e poco su una gara che per il Toro ha il sapore di un amichevole o poco più. Si inizia subito col leit motiv: “Se sono stanco di rispondere a domande sul mio futuro? Mi viene da chiedere se siate stufi di porle. Mi chiedo anche se si pongono per qualche motivo valido o solo per destabilizzare l’ambiente. Io più che stufo sono stupito, mi ero ripromesso di non affrontare più l’argomento perché sono domande che non dovrebbero essere fatte nemmeno a me. È un problema che non mi riguarda, il mio lavoro è più ad ampio raggio e abbiamo tante altre cose da fare piuttosto che andare dietro alle parole. Comunque è il calcio, fa parte dei suoi meccanismi: vedi tante notizie che alla fine per il 95% si rivelano chiacchiere da bar”.

“Se mi sento sotto tiro? Qui a Torino è particolare, basta alzarsi al mattino e sei sotto tiro. Nel momento in cui fai calcio contano solo i risultati, se vinci sei bello e biondo, se perdi brutto e nero. Però quando partimmo 5 anni fa non contavano solo i risultati: quando arrivai mi venne chiesto di ridare dignità alla società, non solo risultati sportivi. Allora dovemmo gettare delle basi e ricostruire cose che erano sparite, oggi credo siamo riusciti in questo scopo: andando in giro per l’Italia, non trovo un solo tifoso che non ringrazi la società per quanto fatto, per avergli dato modo di vedere la sua squadra protagonista”.

“Ho sempre sentito parlare di mancanza di programmazione qui. Per programmare occorrono tempo, idee e professionalità. Noi cerchiamo di fare i fatti e non riempirci la bocca di parole come programmazione. Tornassi indietro comunque, metterei la firma per fare quello che abbiamo fatto: non io come Ventura che sono solo un componente, ma tutto il Torino. Abbiamo fatto tanto per ricostruire l’immagine del Toro e credo che ci siamo riusciti”.

Si passa poi a parlare di possibili cambi tattici e di alcuni giocatori in particolare: “Peres e il cambio di modulo? È un giocatore di qualità, non è problema quale modulo si adotta. Se rimarrà al Torino farà bene indipendentemente da possibili cambi di moduli. Cambiare ora con questa rosa è impossibile, non ci sono gli elementi per altri moduli. Sarebbe come andare a sciare in costume. Se vuoi giocare con degli esterni, ne devi prendere almeno 4, noi non ne abbiamo nemmeno uno. C’è anche poi un problema di caratteristiche dei giocatori: la linea difensiva ad esempio può essere posizionata 10 metri più avanti o più indietro, a seconda delle caratteristiche degli uomini che la compongono. Se voglio giocare con una difesa aggressiva è evidente che devo andare sul mercato a prendere giocatori che possano farlo, se non riesci a prenderli devi adattarti con quello che hai”.

“Belotti si può utilizzare da esterno? No, andremmo a penalizzare un giocatore che al primo anno da titolare ha fatto il suo record di gol e può solo migliorare. Io credo sarà in futuro il centravanti della nazionale”.

“Parlando da vecchio cuore granata vi dico che sarebbe un peccato buttare quanto fatto in questi anni, ma non fatto da Ventura, ma da tutti, dal Presidente alla società, dalla squadra allo staff. Ho chiesto alla società di comprare un giocatore in meno magari, ma avere un centro sportivo in più. Chiunque lavorerà nel Torino dalla prossima stagione avrà un vantaggio evidente: ci saranno le strutture. Avremo il Robaldo e il Fila, fino a qualche tempo fa era impensabile”.

Sulla gara di domani: “Cercheremo di far giocare come avevamo detto, tutti quei giocatori che dovrebbero essere il futuro del Toro. Poi come giocheranno è relativo, ci sono anche delle motivazioni diverse tra una squadra già salva e una che deve ancora garantirsi la permanenza in serie A. vogliamo dare spazio però a chi deve dimostrare di meritarsi la conferma. Da qui alla fine Silva giocherà centrale, quello che è il suo ruolo.

Infine una considerazione, quasi da campanella di fine anno ormai suonata: “L’ultima settimana ci alleneremo a porte aperte tutti i giorni, vorrei far capire che ci sono dei motivi quando ci alleniamo a porte chiuse e adesso che il campionato volge tranquillamente al termine non ci sono più, spazio ai nostri tifosi.”

Alex Bembi