Bologna-Torino, le pagelle: un Ljajic pazzesco incanta, Berenguer mai in partita

20.08.2017 23:10 di  Alex Bembi   vedi letture
Bologna-Torino, le pagelle: un Ljajic pazzesco incanta, Berenguer mai in partita
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Sirigu 6: imparabile la prodezza balistica di Di Francesco, per il resto poco impegnato.

Zappacosta 5,5: parte molto bene, dialogando alla grande con Iago sulla fascia destra granata, mette subito un bel cross che Belotti non trasforma in oro per un soffio. Inspiegabilmente la sua gara si fa timida col passare dei minuti, nonostante una superiorità del Toro evidente in fase di possesso e di azioni. Sarebbe servito il suo motorino che invece si ingolfa dopo il brillante inizio.

N’Koulou 6: l’esordio in campionato ricalca, con avversari di maggior caratura però, la buona impressione destata contro il Trapani. Sembra poter diventare in breve leader della difesa, con uscite palla al piede e anticipi che mostrano sicurezza e mezzi fisici superiori.

Moretti 6: un inizio un po’ difficile, ma si riprende con classe ed esperienza.

Molinaro 5,5: un paio di incursioni interessanti, ma con questo Bologna, schiacciato per buona parte della ripresa nella propria metacampo, lui come il suo contraltare dovevano osare di più.

Acquah 6: la valigia pronta a casa, ma il ghanese scende in campo con professionalità, facendo il suo dovere anche se, forse, per l’ultima volta con questa maglia indosso.

Obi 5,5: inizio aggressivo e grintoso, pressa con ferocia e promette battaglia in mezzo al campo. Poi cala progressivamente fino a sparire, non lasciando alcun segno sulla partita. (dal 75’ Rincon sv).

Iago Falque 5,5: l’intesa con Zappacosta cresce di giorno in giorno, la fascia destra sembra poter essere quella più pericolosa del Toro, ma dopo un avvio delizioso, con tocchi di fino e illuminanti, torna il solito Iago da trasferta timido e poco incisivo. Un gran tiro al volo centrale, respinto da Mirante, l’unico squillo dell’intera ripresa. 

Ljajic 7,5: che giocatore! È maturato, non calcisticamente, dove aveva poco da migliorare, ma di testa. Si carica la squadra sulle spalle nel momento del bisogno come i veri leader, recupera in difesa con rincorse di 50 metri come un gregario e inventa il pareggio con accelerata, tunnel e tiro velenoso (complice la mezza papera di Mirante) da campione. Un Ljajic tre per uno, finalmente completo. Se il buongiorno si vede dal mattino, può essere la stagione della definitiva consacrazione per un talento enorme che tardava a sbocciare. Se l’estremo difensore del Bologna non si fosse riscattato con un grande guizzo sulla sua punizione, sarebbe stata l’apoteosi: comunque, per distacco, il migliore dei 22 in campo.

Berenguer 5: qualche accelerazione, un tocco di palla dignitoso, segnali di un giocatore vero non un carneade. Oggi però è fuori dal gioco e dagli schemi, una presenza trasparente sul terreno di giuoco. Merita gli sia concesso un po’ di tempo, è giovane e appena inserito in un contesto del tutto nuovo per lui.

Belotti 5,5: dopo un minuto e mezzo sembra di rivivere l’esordio dello scorso anno con quel gran gol al Milan. Il suo colpo di testa esce di un nulla e forse cambia il corso della partita. Purtroppo nei restanti 90 minuti fa poco e nulla, se si esclude un bel movimento con cui manda a spasso De Maio che lo deve stendere con tanto di ammonizione comminata da Massa e un assist delizioso per Iago nella ripresa. Spento.