ESCLUSIVA TG – Fortunato: “L’Atalanta è in salute, ma il Toro può batterla. Belotti deve solo sbloccarsi”

15.11.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
ESCLUSIVA TG – Fortunato: “L’Atalanta è in salute, ma il Toro può batterla. Belotti deve solo sbloccarsi”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Daniele Fortunato è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Fortunato ha militato nel Torino dal 1992 al ‘94 e nella stagione 1999-2000 ha ricoperto per la società granata il ruolo di osservatore, attualmente è l’allenatore della Primavera del Vicenza. Con lui abbiamo parlato del momento difficile del Torino e di Belotti che Fortunato conosce bene dai tempi dell’AlbinoLeffe.

Belotti sta trovando spazio nel Torino, anche se non sempre gioca titolare, ma nonostante un grande impegno profuso in campo non è ancora riuscito a segnare, perché?

“Per me Belotti è un giocatore da Toro e il suo acquisto è stato azzeccato. Premesso questo, è vero che qualche gol lo deve fare, ma lui è giovane e in questi casi basta fare un golettino per sbloccarsi. Sia chiaro Belotti non è un attaccante da quindici gol in serie A, è un giocatore che deve pensare a fare una prestazione a livello fisico, di determinazione e di forma, ma nonostante questo essendo un attaccante qualche gol lo deve fare. Comunque finora è stato protagonista perché ha fatto tre assist, però si sa che si vanno a vedere il numero degli assist e le buone prestazioni degli attaccanti quando non segnano per cercare le cose positive. Per lui alla fine sarebbe stato quasi meglio non aver fatto questi tre assist, ma aver segnato un paio di reti. E’ evidente che dal punto di vista del gol Belotti in questo inizio di stagione è un po’ mancato, non assolutamente dal punto di vista delle prestazioni perché l’ho visto giocare ed è quello che conosco da tempo: dà tanto alla squadra ed è un vero cuore Toro. Se riesce ad abbinare forza, spirito di sacrificio, cuore Toro con i gol sarebbe completo, ma, ripeto, basta che segni una volta e poi si sblocca. E’ importante che i tifosi del Torino si mettano in testa che Belotti non è un attaccante da quindici-venti gol a stagione, ma è un giocatore che deve integrarsi con l’altra punta che dovrà fare il maggior numero di gol, quindici-venti, e lui arrivando a segnare una decina di reti contribuirà a portare la squadra a ottenere i risultati voluti”.

Belotti può aver patito il calo di tutta la squadra che nelle ultime otto giornate ha conquistato solo cinque punti?

“Sì, Belotti in un Torino al cento per cento può emergere. Secondo me non è Belotti che deve trascinare il Torino, ma è la squadra che deve aiutare Andrea, che è un ragazzo giovane. Pensiamo al derby, tutti, addetti ai lavori e tifosi, se la Juventus non avesse segnato il gol al novantatreesimo, che le è valso la vittoria, avremmo detto che il Torino aveva disputato una grandissima partita e la Juventus una gara di sofferenza, perché se c’era una squadra che doveva vincere era il Toro che, secondo me, aveva giocato meglio. Invece con il gol subito a pochi secondi dal fischio finale i giudizi sul Torino sono cambiati perché aveva preso un'altra volta un gol nei minuti di recupero e aveva dilapidato dei punti e nel dopo partita si è parlato di Torino in crisi e di una Juve che ne stava venendo fuori. A livello di punti conquistati è ovvio che siano pochi cinque in otto giornate, ma se non ci fossero stati i secondi finali di alcune partite il Torino avrebbe una classifica decisamente migliore. Lo so che con i se non si va da nessuna parte, ma tornando a Belotti anche per lui se avesse segnato un paio di volte nessuno porrebbe interrogativi sul suo operato”.

Allora è solo una questione di tempo e tutto si aggiusterà e Ventura fa bene ad alternare gare in cui schiera Belotti titolare e altre nelle quali lo fa subentrare?

“Ventura è un allenatore di grande esperienza e di grande professionalità e se lo sta gestendo in questo modo è perché è la cosa migliore per Belotti e per il Torino. Penso che Belotti sia un giocatore che non ha bisogno di essere gestito con particolari accorgimenti perché in campo dà tutto, sono convinto e per questo lo ripeto che non è Belotti a dover far venire fuori la squadra da un momento di difficoltà di punti e magari anche a livello di gioco, ma è la squadra, quando sarà in condizione, a dover aiutare Belotti a fare ciò che deve”.

Belotti rende di più se fa coppia con Quagliarella o con Lopez, anche se spesso Andrea è stato alternato a Maxi quindi il sospetto è che Ventura li ritenga più come alternativa uno dell’altro e non come binomio d’attacco?

“Mah, credo che Belotti sia un attaccante completo e quindi può interagire con qualsiasi altra punta e non penso che abbia più facilità a giocare con Quagliarella o con Lopez. Andrea si mette talmente a disposizione facendo il lavoro “sporco”, di profondità, venendo incontro alla palla che proprio per questo va bene con qualsiasi altro attaccante. La fortuna di Ventura, a mio avviso, è che Belotti può giocare indifferentemente con Quagliarella o con Lopez”.

Il prossimo avversario del Torino sarà l’Atalanta che in estate non riscuoteva particolari plausi, ma che oggi è settima in classifica come Juventus e Lazio. Per i granata una partita ostica, ma che può se vinta rappresentare la svolta?

“L’Atalanta è una squadra in salute, a Milano ha dominato i rossoneri, anche se il risultato è stato zero a zero, il Torino con l’Inter ha sbagliato qualche occasione da gol, ma non meritava la sconfitta per uno a zero, è un risultato troppo pesante. Non penso che il Torino sia messo male rispetto all’Atalanta, sono due squadre che possono fare bene e disputare una buona partita. I momenti positivi di formazioni come il Torino e l’Atalanta devono essere sfruttati ed entrambe cercheranno di vincere. I granata non devono scendere in campo pensando che nelle ultime sei partite hanno conquistato solo due punti altrimenti diventa dura, ma fare quello che sanno e magari ritrovarsi un po’ a livello del gioco, perché, secondo me, ultimamente è un po’ mancato, mentre le occasioni da gol ci sono state, però, come accaduto con l’Inter, non sono state concretizzate. Atalanta-Torino sarà sicuramente una partita difficile e l’avversario non è la grande squadra che permette di avere una concentrazione naturale come accade quando si affrontano squadre forti, quindi la concentrazione deve derivare dal voler conquistare punti. L’Atalanta è una squadra in salute, ma il Torino la può battere”.

Cambiando argomento e parlando di lei e della Primavera del Vicenza, è soddisfatto di quanto state facendo?

“La settimana scorsa abbiamo perso male con l’Hellas Verona, però per i nostri obiettivi, per il nostro valore tecnico e per quello che siamo facciamo sempre partite dignitose, a parte l’ultima, e quindi la squadra sta crescendo bene. I ragazzi erano abituati un po’ a perdere in malo modo, ma oggi, pur non vincendo tante gare, siamo dignitosi e ce la giochiamo fino al novantesimo contro avversari come Inter e Milan e questo per noi è già importate”.

Quindi puntate a valorizzare i ragazzi.

“Sì, certo. Si devono valorizzare i ragazzi a livello singolo e di squadra e se si riesce a lavorare bene si possono ottenere anche quei piccoli risultati che sono sempre una forza e un traino importante”.