ESCLUSIVA TG – P. Zanetti: “Empoli-Torino sarà una gara tattica, le squadre sono organizzate”

15.05.2016 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
ESCLUSIVA TG – P. Zanetti: “Empoli-Torino sarà una gara tattica, le squadre sono organizzate”
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Paolo Zanetti è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Zanetti è stato centrocampista del Torino dal 2007 fino 18 gennaio 2010 e poi nella stagione 2010-2011 in precedenza aveva militato nell’Empoli dal 2003 al 2006, attualmente è il vice allenatore della Reggiana. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi fra le sue ex squadre.

Empoli-Torino, in palio c’è, risultati altrui permettendo, il decimo posto e per i granata riconciliarsi un po’ con i tifosi poiché l’annata ha portato rammarichi, per il resto una gara di fine campionato?

“Sì, è chiaro che in questo momento le motivazioni sono poche poiché i giochi sono già fatti. Comunque si tratta, per vari motivi, di due realtà importantissime del panorama calcistico italiano. Le due società sanno programmare molto bene e fanno del calcio organizzato il loro punto di forza. Oggi si affrontano due squadre che hanno una Storia diversa e differenti ambizioni, però, hanno come punto comune la programmazione che porta a un calcio che fa divertire il pubblico”.

Quanto obbiettivamente ha deluso il Torino in questa stagione?

“Conosco la piazza e ho quasi sempre visto le partite del Toro, anche perché sono un estimatore di Ventura e adesso che sono un allenatore è il mio punto di riferimento, e in tante gare la squadra non è riuscita a portare a casa punti, nonostante avesse dominato sul piano del gioco. Chi fa parte dell’ambiente sa che non sempre i risultati vanno di par passo con il calcio che si esprime sul campo, ci sono molte variabili e sicuramente qualche battuta d’arresto c’è stata, ma in linea di massima la squadra aveva qualità importanti che in alcuni momenti del campionato sono rimaste inespresse, però, penso che abbia ottenuto meno di ciò che meritava”.

Quale fra i giovani del Torino l’ha convinta di più?

“La partenza di Baselli è stata eccezionale, aveva fatto anche quatto gol e aveva stupito un po’ tutti. E di giovani interessanti ce ne sono tantissimi, credo che il Torino abbia preso i migliori giovani che ci sono in circolazione e adesso dovranno farli crescere. Anche Zappacosta mi piace molto, ma è chiaro che Peres è un giocatore da grande squadra”.

Come si spiega la flessione e l’andamento altalenante che ha avuto la squadra di Ventura dopo un inizio brillante?

“Non è facile dirlo a distanza, bisogna giudicare il lavoro fatto senza essere stati a contatto con la squadra e si rischia di dare giudizi che non sono corretti. Ventura con l’esperienza che ha penso che sappia quali sono state le problematiche. La piazza è giustamente molto esigente per storia, ambizione e, soprattutto, bacino d’utenza ed è normale che chieda che si faccia sempre meglio, ma il lavoro di Ventura non è assolutamente da mettere in discussione per quello che ha fatto per la società. Non mi sento di dare una risposta precisa a questa domanda e non vorrei essere presuntuoso”.

Tornando alla gara con l’Empoli, che cosa si aspetta dal punto di vista del campo?

“Una partita molto tattica, si affrontano due squadre con sistemi di gioco diversi, ma che sono molto organizzate e fanno dell’organizzazione il loro punto di forza. Sarà interessante vedere come i due allenatori hanno studiato la tattica da adottare per fare del male all’avversario. Seguirò sicuramente la partita per la ricchezza dei contenuti tattici che esprimerà”.

Un pronostico si sente di farlo?

“Per quello che mi lega a entrambe le società è più facile dire pareggio, però, penso che il Toro abbia qualche cosa in più a livello di potenzialità”.

Parlando di lei, come sta andando l’esperienza da allenatore?

“Bene, a giugno inizierò a Coverciano il corso Uefa A”.

La Reggiana è arrivata quasi a giocarsi lo spareggio per la promozione in serie B, soddisfatti o un po’ amareggiati per non aver raggiunto il traguardo?

“Abbiamo disputato un campionato paragonabile a quello del Torino, avevamo aspettative dopo che l’anno scorso avevamo disputato un grande campionato sfiorando la promozione e uscendo ai calci di rigore in semifinale. Quest’anno avevamo potenzialità che in certi momenti del campionato siamo riusciti a esprimere, poi, qualche cosa si è rotto anche a livello societario e abbiamo avuto delle problematiche e non siamo riusciti a dare continuità ai risultati di conseguenza il nostro obiettivo, che erano i play off, è sfumato per pochi punti. La continuità in campionati come la Lega Pro è fondamentale”.

Rimarrà alla Reggiana?

“Adesso aspettiamo che la società ci dica quali decisioni saranno prese per il futuro, anche perché pare che ci sarà un cambio di proprietà. Come dicevo, a giugno inizierò il corso Uefa A per allenatori e valuterò cosa fare”.