ESCLUSIVA TG – Parolo: “Milan-Torino? Partita aperta ai tre risultati, non saprei proprio sbilanciarmi”

10.02.2023 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Marco Parolo
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Marco Parolo

Marco Parolo è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it.Parolo è un ex calciatore che ha indossato le maglie di Como, Pistoiese, Foligno, Verona, Cesena, Parma e Lazio e della Nazionale. Attualmente è allenatore Uefa A e opinionista e commentatore tecnico delle partite di Dazn. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra Milan e Torino.

Il Milan sta attraversando un periodo difficile, mentre il Torino è sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria sull’Udinese e il raggiungimento del 7° posto. Lei come vede effettivamente queste due squadre?

“Il Torino è in un percorso di crescita e sta sposando il lavoro di Juric con uomini adatti al suo calcio e gioco. L’acquisto di Ilic, che è sicuramente un giocatore fortemente voluto dall’allenatore, può far fare, secondo me, un salto di qualità al Torino, anche se la squadra ha sempre il limite di non avere un attaccante da 15-20 gol in rosa e forse per andare oltre e arrivare in Europa questo può mancare, ma è anche vero che con la penalizzazione della Juventus si è liberato un posto ed in questo momento il Torino è settimo e deve provare a crederci, deve lavorare per poterci arrivare.
Il Milan è una squadra in difficoltà mentale, non penso assolutamente fisica. Credo che abbiano perso un po’ lo spirito di gruppo e quello che gli aveva dato il campionato. Forse nel post sosta per il Mondiale ha allentato qualcosa, ma resta sempre una squadra con delle individualità molto forti però nel calcio non sono le individualità che fanno la differenza bensì il collettivo, il gruppo. Da soli non si possono risolvere le partite e il Milan in questo momento, a volte, sembra andare un po’ più per inerzie singole che di gruppo”.

Il Torino ha perso per infortunio Ricci e si sa che Lukic è andato via. Ilic ha subito una botta alla caviglia e Juric ha detto che andrà in panchina. Ci sarà un centrocampo inedito formato da Linetty e Vierira oppure Adopo, che aveva segnato il gol in Coppa Italia che aveva permesso al Torino di eliminare il Milan, sempre che a sorpresa non sia schierato qualcun altro. Cosa cambia per il gioco e l’equilibrio della squadra?

“Diciamo che Linetty quest’anno ha dimostrato di poter svolgere il ruolo, magari con caratteristiche diverse, però  è cresciuto in quest’aspetto, mentre l’anno scorso faticava un po’ di più. Adesso dà qualche garanzia in più. E’ ovvio che senza Ricci e Ilic titolari, che insieme innalzano il livello della squadra, sia una grande perdita perché penso si sposino perfettamente con le caratteristiche del gioco di Juric. Il mister ha sempre dimostrato di poter lavorare con tutti e con altri giocatori avrà forse minore qualità nel palleggio in mezzo al campo, ma potrebbe avere più fisicità. E in una partita come quella contro il Milan in cui si va più di duelli fisici, uno contro uno e strappi individuali potrebbe anche essere un lato non negativo avere gente di gamba e più di sostanza”.

Come diceva il Torino ha problemi in attacco, Pellegri è indisponibile e resta il solo Sanabria oppure alternative quali Seck e Karamoh. Contro il Milan chi sarebbe più adatto fra questi ultimi due per caratteristiche tecniche come alternativa?

Seck può essere una soluzione importante, come si è visto con la Fiorentina in campionato quando di fronte ci sono squadre che ti vengono a prendere aggressive e Juric ha detto che ha bisogno di gente che sappia attaccare la profondità e appunto Demba Seck lo ha fatto bene. Il mister quindi potrebbe pensare a lui, anche se Karamoh viene dai gol segnati con la Fiorentina in Coppa Italia e l’Udinese in campionato, ma come prima punta vedo di più Seck”.

Ibrahimovic ha dichiarato: “Torno e adesso cambia la musica”. Quanto uno come Zlatan con le sue motivazioni e la sua esperienza dovesse anche solo stare in panchina o giocare uno spezzone può fare la differenza?

“Può fare tanto Ibrahimovic perché è una persona che va diretta, sa pungolare i compagni nel modo giusto e ha il peso della sua carriera che rappresenta lui e gli dà la possibilità di essere un referente per la squadra. Quindi per questo suo modo di fare e di essere, in questo momento al Milan dove c’è un po’ di anarchia in alcune situazioni, può essere lui quello che accentra un po’ tutto dando anche maggiore forza al lavoro di Pioli, com’è stato l’anno scorso”.

Il 14 febbraio il Milan giocherà in Champions, quanto questo può “distrarre” dalla partita di questa sera?

“Penso poco perché siamo a venerdì e ci sono ancora tanti giorni (quattro, ndr) per arrivare alla gara di Champions  e il Milan necessita di punti in campionato e di ripartite. Non ci si accende per il match di Champions solo in occasione della partita stessa. La gara con il Torino è un banco di prova importante per ritrovare un minimo di entusiasmo e serenità per lavorare. Il Milan questa  sera deve fare una partita importante e deve metterci il massimo impegno per avere la meglio sul Torino”.

Un pronostico?

“Mah, in questa stagione il Torino ha battuto meritatamente due volte su due il Milan quindi è un pronostico aperto ai tre risultati, soprattutto per la situazione del Milan. Non saprei proprio sbilanciarmi”.