Cereser: "Toro, riparti dal finale di Roma. E bisogna recuperare Sirigu e Nkoulou"

20.12.2020 11:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tmw
Angelo Cereser
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Angelo Cereser

Una reazione di cuore, seppur nel finale e considerando anche il comprensibile calo mentale della Roma, si è vista. “E’ da lì che bisogna ripartire, la squadra ha dimostrato di essere viva” il commento di Angelo Cereser a TuttoMercatoWeb. Il doppio ex della sfida di oggi, al Toro dal 1962 al 1975 e subito dopo al Bologna fino al ritiro nel 1979, commenta il momento dei granata e dei rossoblù, avversari nel lunch-match delle 12.30 allo stadio Olimpico Grande Torino.

Cereser, a Roma è arrivata l’ottava sconfitta in dodici giornate.
“I numeri fanno paura, i 30 gol subiti sono impressionanti. Dalla gara i giallorossi è difficile trarre delle conclusioni: il Toro ha giocato quasi 80 minuti in inferiorità numerica per una decisione arbitrale molto discutibile, è stata la ‘mazzata’ a una squadra già in piena difficoltà. Qualcosa, però, penso che sia da salvare”.

Cosa?
“La reazione che si è vista dopo il 3-0. Ormai la gara era compromessa e la Roma ha un po’ staccato la spina, però la squadra ha dimostrato di essere viva: ho notato uno scossone di cuore e di orgoglio, è da quel quarto d’ora finale che bisogna ripartire”.

I risultati, però, continuano a non arrivare: ormai il Toro sembra finito in un tunnel senza uscita.
“Bisognerebbe essere dentro allo spogliatoio per capire che cosa sia successo, poco più di 15 mesi fa questa squadra si giocava i preliminari di Europa League. Penso che i ragazzi debbano unirsi e dimostrare di essere compatti, questo è l’unico modo per cercare di salvare la stagione. E sono convinto che ce la faranno, anche se le ultime scelte di Giampaolo non mi hanno convinto”.

Si riferisce alla rivoluzione di Roma?
“Esatto: ho ancora fiducia nel mister, è bravo e può dimostrare le sue qualità, ma il suo obiettivo primario deve essere quello di recuperare i big. Nkoulou è il miglior difensore del Toro ed è fondamentale ritrovarlo al top di testa e di condizione, ma soprattutto non capisco la gestione di Sirigu. Era un eroe fino a poche settimane fa, aveva contribuito alla salvezza dello scorso anno, ora paga errori non suoi: non sarà stato impeccabile in qualche intervento, ma la fase difensiva ha mostrato troppe lacune ed è sempre più facile puntare il dito sul portiere. Reintegrare Nkoulou e Sirigu deve essere una priorità”.

Anche il Bologna è reduce da un periodo complicato, sono tre gare di fila senza successi.
“Non è un momento particolarmente brillante, ma penso che questa sia la posizione di classifica cui possono ambire i rossoblu: mi sembra azzardato parlare di Europa, direi che una salvezza tranquilla è l’obiettivo principale da perseguire. E anche i tifosi sarebbero contenti, lo posso assicurare io che ho vissuto la città. E’ difficile ricevere critiche dalla piazza, anche dopo una serie di risultati negativi la tifoseria pensa sempre positivo. Tutto il contrario di Torino, dove anche solo una sconfitta rende l’aria pesantissima. Sono due squadre storiche e hanno scritto pagine del calcio italiano, ma gli ambienti sono completamente agli antipodi”.