Beccaria: “Memoria, Onore, Rispetto”

Sono passati trentasei anni, ma il ricordo di quella sera intrisa di dolore e di morte, ancora ci perseguita; sono passati trentasei anni, ma l'orrore per l'uso vigliacco che di quella tragedia è stato fatto da troppi, ancora ci offende.
29.05.2021 11:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: torinoggi.it
Domenico Beccaria
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Domenico Beccaria
© foto di Elena Rossin

Domenico Beccaria, giornalista, presidente del Museo del Toro, consigliere della Fondazione Filadelfia nonché tifoso granata, su Torinoggi.it ha ricordato la tragedia dell’Heysel dove il 29 maggio 1985 poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus ed il Liverpool perirono 39 persone, di cui 32 italiani, e ci furono oltre 600 feriti a causa del crollo di un muro dello stadio a seguito della calca conseguenza del contatto fra le tifoserie avvenuto dopo che i tifosi inglesi più accesi spingendosi verso il settore Z dove c’erano gli italiani sfondarono le reti divisorie e poiché i cancelli dell’impianto, possibili vie di fuga, erano chiusi con dei lucchetti.

“La morte non è mai un bello spettacolo e vederla in diretta in eurovisione, è un incubo che resta negli occhi e nell'anima per sempre.

Dal televisore di casa, allora ancora in bianco e nero, la vista di quei corpi accalcati, schiacciati, disperatamente alla ricerca di aria e di sollievo, di salvezza e di pace, erano una lama che si infilava diritta nel cuore di chi assisteva incredulo, perché aveva acceso il televisore per vedere una partita di calcio, ma stava assistendo ad un massacro di innocenti.

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