Cappon (TC Ballarin Veneto): "C'è più soddisfazione ad andare in trasferta..."

15.01.2014 19:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Cappon (TC Ballarin Veneto): "C'è più soddisfazione ad andare in trasferta..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

TorinoGranata insieme a Radio Beckwith ha intervistato Aldo Cappon, nipote di Aldo Ballarin che, insieme al fratello Dino, perì nella tragedia di Superga. Sabato mattina è stata inaugurata una mostra dedicata ai due giocatori del Grande Torino, dov'erano presenti alcuni parenti, tra i quali i tre pronipoti che poi sono scesi in campo a fianco di Torino e Fiorentina prima del match dell'Olimpico. "Io non sono potuto venire, ma ho dato alla mostra parecchi cimeli di mio nonno. Consiglio di venire a vistare la mostra perchè è bella ed interessante".

Aldo Cappon però non è solo uno degli eredi della mitica squadra granata, ma anche tifoso e presidente del Toro Club Ballarin Veneto, che ha riunito tutti i club della zona del nord est dal 2006 e conta circa un centinaio di iscritti. In primavera si terrà la cena sociale, dove sarà ospite uno dei giocatori più amati della storia granata (non ci ha detto il nome ma dalla descrizione dovrebbe essere Pupigol...). Con lui abbiamo parlato del Torino attuale e di quei giocatori bandiera che non ci sono più: "Purtroppo il calcio e cambiato, la mentalità è diversa e spesso sono i procuratori a spingere i giocatori a cambiare ambiente. Ma è un bene cambiare? Prendiamo Ogbonna, ora non è più titolare e rischia di non andare nemmeno ai Mondiali. Un cosiddetto top player deve valutare bene la situazione. Ci pensi D'Ambrosio, rischia di fare anche lui la fine di Ogbonna".

Però è anche vero che se Cairo ha in mente di migliorare la squadra nell'immediato futuro, i cosiddetti big potrebbero rimanere per fare sempre più grande il Toro: "Io voglio dire una cosa a Cairo: essere del Torino è la cosa più bella del mondo. Fossi in lui dedicherei più tempo alla squadra, se poi non ce la fa allora deleghi ad un personaggio di peso".

Cappon ha anche qualcosa da dire sulla tifoseria granata, soprattutto chi sta in Maratona: "Il nostro club, anche per motivi logistici, segue di più la squadra in trasferta che in casa. Anche perchè preferiamo l'atmosfera che c'è fuori dall'Olimpico, dove si nota maggiore partecipazione. A me non piace stare seduto, bensì stare in piedi e far sentire il mio incitamento. Noto a Torino, vado in Maratona, al primo anello, che c'è gente che fa tutt'altro, non partecipa nemmeno al tifo, gioca con il telefonino, ascolta la musica in cuffia. Un atteggiamento che non onora il grande tifo che ha sempre avuto il Toro".

Per chi vuole contattare il club lo può trovare sulla sua pagina Facebook.

Ascolta l'intervista su Radio Beckwith in streaming questa sera dopo le 20 ed in replica domani dopo le 14, collegandoti su www.rbe.it