Il mito del Grande Torino raccontato a Melfi

Grazie alla graphic novel di Matteo Matteucci e al monologo di Nicola Roggero premiato col premio giornalistico “Cuore granata”.
28.05.2019 15:52 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Il mito del Grande Torino raccontato a Melfi
© foto di TC Melfi

A  70 anni dalla sciagura di Superga  il Grande Torino riesce ancora ad emozionare e commuovere. Merito di una storia unica e leggendaria che si tramanda nel tempo di padre in figlio. Una storia non soltanto calcistica, ma anche umana e sociale che non appartiene solo al Torino e ai suoi tifosi, ma all’Italia intera. Quando poi a raccontarla sono due interpreti prestigiosi come il disegnatore Matteo Matteucci e il giornalista Nicola Roggero allora il successo è assicurato. E così a Melfi il Toro club “Gian Paolo Ormezzano” ha organizzato, unitamente alla Virtus Avigliano e al Comitato Regionale della Lnd Basilicata, uno splendido evento culturale per ricordare la figura di Mauro Tartaglia, educatore, amministratore pubblico e animatore civile scomparso nel 2017. Ad aprire la manifestazione è stato Gianluca Tartaglia, presidente del locale Toro club, che ha ricordato oltre alla passione per il calcio, il tifo per i colori granata e l’impegno civile, politico e educativo del padre Mauro anche il patrimonio sportivo e valoriale legato a quella squadra di campioni qual è stato il Grande Torino. Spazio poi alla presentazione della graphic novel  “Il Grande Torino, storia illustrata di una squadra leggendaria” di Franco Ossola e Matteo Matteucci. E’ toccato a quest’ultimo, docente di discipline pittoriche e già autore delle illustrazioni di libri sportivi, presentare l’opera narrandone il contenuto e disegnando il volto del calciatore simbolo di quella squadra qual è stato capitan Valentino Mazzola. Una presentazione particolare che è stata  molto apprezzata dal pubblico e gratificata dalla targa che Marisa Tartaglia, moglie di Mauro, ha consegnato al bravo illustratore bolognese. “Quella vissuta a Melfi –ha affermato Matteo Matteucci- è stata una esperienza intensa anche se sperimentale. Disegnare è per me un gesto quotidiano, naturale. Lo è di meno farlo su un palco con una telecamera che ti riprende e un pubblico di fronte. Se oltre al gesto si aggiunge una narrazione, che spiega il percorso che ha portato fino qui, la cosa può apparire complicata e l'errore celarsi dietro l' angolo. In realtà tutto è andato per il meglio merito anche di un’atmosfera positiva e di un ambiente ben disposto. Bravi, dunque, agli amici del Toro Club di Melfi che sanno unire qualità di contenuti a valori sportivi e umani”.

Poco dopo ad essere premiato è stato il giornalista di Sky Sport Nicola Roggero al quale il Toro club di Melfi ha conferito il Premio giornalistico “Cuore granata”. Il noto telecronista e speaker sportivo ha ammaliato il pubblico con lo spettacolo teatrale “La leggenda del Grande Torino”. Un monologo, ben costruito ed interpretato, che ripercorrendo le gesta sportive degli invincibili, e lo spaccato sociale dell’Italia dell’epoca, ha catturato l’attenzione di coloro che hanno gremito il teatro melfitano. Un racconto appassionato che ha coinvolto, anche emotivamente, il pubblico pronto a salutare con grandi applausi la narrazione del giornalista piemontese.  “E’ stato un privilegio ricevere un riconoscimento già conferito ad importanti giornalisti – ha dichiarato Nicola Roggero-. In più a Melfi ho avuto il piacere di condividere le emozioni raccontando la leggenda del Grande Torino. Grazie a tutti per l’accoglienza e l’affetto dimostratomi”.