Sensounico, a suon di Toro. Sono solo parole (Noemi)

16.12.2014 08:34 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a suon di Toro. Sono solo parole (Noemi)
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

A questo punto della stagione molti dovrebbero capire che le chiacchiere stanno a zero e le parole tali rimangono: una partita deludente, che rimanda sul pianeta Terra tutti coloro che hanno girovagato nel mondo delle stelle dopo un 5 a 1 rinfrancante in Europa League contro una squadra che non si giocava più niente e che è rimasta in 9 contro 11.

Per carità, va tutto bene…ma Empoli è tutta un’altra cosa. Il Toro è tutta un’altra cosa: poche idee ma ben confuse, assolutamente abulico e senza voglia, indisponente in alcuni dei suoi elementi, assolutamente disarmante nel suo complesso. E se di chiacchiericcio da bar si tratta, allora chiacchieriamo come se lo facessimo in un bar, ma cerchiamo di capire. Innanzitutto la scusante del doppio impegno può giustificare in parte l’assoluta mancanza di mordente visto in alcune partite: l’appagamento mi aspetto possa avercelo un Barcellona, un Real Madrid…non un Toro quasi in zona retrocessione e ai sedicesimi di EL. Quagliarella è un giocatore completamente diverso da quello di un paio di mesi fa: forse il ruolo ritagliato per lui dal Mister non gli si addice alla perfezione, visto che è costretto a fare il terzino per poter prendere un paio di palloni. Martinez dal canto suo ha età e fisico, ma se ogni pallone deve rincorrerlo per 30 metri, diventa difficile risultare decisivo. Sempre e solo per parlare, mi chiedo dove sia finito quel fantastico progetto che tanto si ventilava ad inizio stagione e quel processo di crescita che si è infranto, ma sono parole mie così come mie sono le convinzioni di ciò che sto dicendo, sui guanti da portiere a Firenze la stagione scorsa.

Sono solo parole, ma l’anno cinese quest’anno diceva “Barreto” che invece di finire sulle cronache sportive, è finito fuori squadra. Larrondo? Non pervenuto mai. Amauri? Io davvero non capisco quale sia la sua caratteristica peculiare! Ma torniamo a stasera: Peres in panchina (cioè Flash Gordon che è l’unico in grado di creare la superiorità numerica) .E Ruben Perez, preso in estate quale sostituto di Vives, sostituito da Bovo fuori ruolo…a questo punto lo spagnolo ha più possibilità di diventare il nuovo Presidente della Repubblica Italiana che non un titolare.

E Sanchez Mino? Sempre e solo per parlare, per carità, nessuna critica: possibile che di fronte ad un El Kaddouri intermittente come le lucine di Natale, non riesca a trovare spazio? Insomma…a Natale si è tutti più buoni suvvia! Darmian e Moretti stanchissimi, Gazzi che canta, porta la croce, porta la canzone e si crocifigge…cioè insomma…fa tutto lui in un centrocampo che urge di ritocchi, ma di qualità. Ma urgono interventi mirati anche in avanti, magari non solo con scommesse o usati sicuri: qui bisogna investire e anche pesantemente; e ce lo chiedono la nostra Storia, il nostro ruolo e i nostri impegni Europei.

Ma sono solo parole di un cuore granata, che ricorda benissimo il suo passato e la sua provenienza ma che ricorda bene anche le vette che in tempi passati era riuscito a raggiungere insieme alla sua squadra del cuore….magari soffrendo…magari facendo partite anche più brutte di questa…magari incazzandosi…ma i fatti erano sotto gli occhi di tutti…queste “sono solo parole “

Dave dei Sensounico