Juventus, Allegri: “Pjanic e Dybala hanno aiutato i compagni a vincere con il Torino”

11.12.2016 22:32 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Juventus, Allegri: “Pjanic e Dybala hanno aiutato i compagni a vincere con il Torino”
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L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha commentato la vittoria sul Torino. Ecco le sue dichiarazioni:

Avete colpito il Torino con cinismo quando i granata pensavano di raddoppiare e Higuain si è messo a disposizione della squadra, sono queste le due note di merito?

“Sapevamo che la partita sarebbe stata difficile perché il Torino l’avrebbe giocata bene e l’ha fatto in campo aperto. Nel primo quarto d’ora abbiamo avuto diverse occasioni per passare in vantaggio e poi Belotti ha fatto un grande gol e noi abbiamo reagito pareggiando. Nel secondo tempo è stata una partita un po’ più equilibrata, anche se noi abbiamo sbagliato molti passaggi negli ultimi venti metri, come scelta e qualità di passaggio e abbiamo offerto al Torino due-tre ripartenze importanti e loro sono stati bravi e noi ci siamo difesi discretamente bene. Direi che è stata una bella partita e un buon derby. Noi abbiamo disputato una buona partita e siamo stati dentro la gara e alla fine con l’ingresso di Pjanic, Dybala, che sono giocatori di qualità importante, nel momento in cui i ritmi erano più bassi hanno aiutato i compagni a vincere la partita. Higuain ha fatto due gol, si è mosso bene, si è dato da fare, ha giocato in coppia con Mandzukic ed entrambi hanno disputato una buona partita e alla fine ho deciso di lasciare in campo Higuain e non Mandzukic, che sicuramente non era da togliere”.

L’ingresso di Pjanic collocato dietro alle punte ha cambiato la storia di questa partita, concorda?

“Con lui abbiamo aumentato il numero di uomini a metà campo nel momento in cui il Torino non ci pressava più o ci pressava poco e Pjanic e Dybala sono giocatori che hanno qualità straordinarie e con loro abbiamo migliorato il gioco e creato più occasioni”.

In settimana lei era molto sorridente, se questa notte sognasse una pallina del sorteggio della Champions che nome all’interno vorrebbe leggere?

“(Sorride, ndr) E’ importante che la pallina esca per prima perché se sarà così abbiamo tutte e sei le squadre a disposizione, altrimenti se non esce per prima o per seconda ci sono poi degli incastri e diventa più difficile, ma comunque a marzo saremo proti per giocare la Champions qualunque sarà l’avversario”.

Il Torino ha effettuato tre cambi contemporaneamente e subito lei ha tolto Cuadrado per Pjanic, si era un po’ preoccupato?

“No, tra l’altro stavo pensando alla sostituzione da fare e non mi sono neppure accorto di quanti giocatori Mihajlovic avesse cambiato. Ma in quel momento il Torino aveva bisogno di tre cambi e poi le partite vanno in un modo. Ma se il Torino non avesse perso Mihajlovic aveva indovinato i cambi, ma, ripeto, in quel momento il Torino aveva bisogno di cambiare in quanto non ci stava più sulle gambe e non ci pressava più e noi avevamo preso di più il pallino del gioco in mano”.

Mandzukic, Higuain, è tornato Dybala, Pjanc ha segnato, avrà l’imbarazzo della scelta con la Roma, forse sarà più tentato di utilizzare il tridente?

“Quando faccio la formazione e scelgo gli undici cerco d’immaginarmi come andrà la partita e una volta starà fuori Higuain, un’altra Mandzukic, un’altra Dybala e un’altra Pjanic. L’importante è che chi entrerà in campo dovrà fare come chi in campo c’era stato perché chi è stato in panchina e quando entra non fa altrettanto manca di rispetto ai compagni. Per raggiungere i grandi obiettivi c’è bisogno che chi è in panchina sia sempre pronto”.

Prima ha parlato di troppi errori nei passaggi, ma come si spiegano visto che la qualità della Juventus è di primo livello?

“Eh, ci può stare. Negli ultimi venti metri, negli angoli, nell’uno contro uno, abbiamo fatto degli errori macroscopici, però, può capitare nella tensione e nell’importanza della partita. La cosa importante di oggi è che la Juventus non abbia perso l’ordine in campo al momento del gol, infatti, abbiamo ripreso a giocare e i ragazzi sono stati bravi”.

Mandzukic non ha gradito molto la sostituzione, ha avuto modo di spiegarsi con lui?

“Sono pagato per questo, devo fare i cambi e la formazione. Se li indovino sono bravo o fortunato, mettetela come volete, se non li indovino vuol dire che l’allenatore ha sbagliato. Mandzukic in quel momento non meritava di essere sostituito, ma in quel frangente nella lettura della partita ho ritenuto che ci volesse maggiore qualità e l’ho tolto, come la prossima volta toccherà a un altro. L’importante è che tutti siano allineati su quelli che sono gli obiettivi della Juventus, altrimenti non possono stare nel gruppo. L’arrabbiatura nel momento della sostituzione ci può stare, ma è fondamentale che martedì quando si riprenderanno gli allenamenti tutti siano allineati, pronti per giocare e a disposizione per la Roma”.

Come mai ha sostituito Sturaro che dava l’impressione di stare giocando bene?

“In quel momento Sturaro aveva sbagliato un po’ di stop, un po’ di controlli e avevo bisogno di un giocatore come Lemina che desse un po’ più di forza fresca a metà campo e che da solo potesse strappare e andare dentro con la palla al piede e, infatti, oggi Mario Lemina è entrato e ha disputato una buona partita”.