Nkoulou: "Abbiamo costruito una casa, è fondamentale per una famiglia. Ci manca solo il tetto, abbiamo due partite per farlo"

18.05.2019 13:34 di  Alex Bembi   vedi letture
Nkoulou: "Abbiamo costruito una casa, è fondamentale per una famiglia. Ci manca solo il tetto, abbiamo due partite per farlo"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nicolas Nkoulou, baluardo difensivo del Toro, è stato intervistato da Crorriere Torino. Questi i passaggi più significativi della lunga intervista concessa al quotidiano. Gli inizi: "Ho sempre e solo giocato a calcio, iniziando da bambino, nelle strade di Yaoundé, la mia città. Il nostro pallone era un gomitolo di calzettoni: ne aprivi uno e infilavi gli altri dentro. Giocavamo tutto il giorno, sognando Roger Milla. Devo all’Academy se, oggi, il
gioco più bello del mondo è diventato un mestiere che fa vivere felici me e la mia famiglia"
L'annata granata: "È stata un’ottima annata, cosa manca? Il tetto. Abbiamo costruito una casa, è fondamentale per una famiglia. Ci manca solo il tetto,
costruiamolo, abbiamo due partite per farlo. È da una stagione che lavoriamo sodo, vogliamo finire la casa in tempo. È l’immagine che ho in testa,
ne ho parlato anche con qualche compagno".

Dove vuole arrivare questo Toro: "Un bambino non deve imparare a correre, prima devi insegnargli a camminare. Quando sono arrivato muovevamo i primi passi di un nuovo ciclo: come si può dire? Ecco, credo si possa dire che ci si muoveva a gattoni, poi abbiamo iniziato a camminare. Adesso siamo in marcia. Voglio arrivare a correre con il Torino. Voci di mercato? non le ascolto.
Gli allenatori: "Ho sempre avuto un buon rapporto con i miei allenatori, ringrazio Mihajlovic per la fiducia che mi ha sempre dato. Sono legato a Bielsa e a Mazzarri, loro sanno come tirare fuori il meglio da me, da un giocatore, da un uomo. Per me Mazzarri è come un secondo papà e immaginerete che non uso a caso una definizione così. Mio papà e mia mamma sono morti, li amavo moltissimo, mi hanno dato la vita, tutto. Mazzarri non è solo un incredibile maestro di calcio, ha di questo gioco una conoscenza infinita. Per me è un papà che difende i suoi giocatori, da tutto e tutti. Rigoroso, ma anche affettuoso. E comunque sempre protettivo".
Un po' di leggenda granata: "Ho studiato la storia del Grande Torino, quando poi ho visto i loro nomi incisi sul marmo ho sentito che erano qualcosa di unico, come un filo che unisce loro, i miei genitori e tutte le persone che ho amato e non ci sono più".