Torino, volata finale

09.05.2011 10:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Massimo De Marzi per www.carlonesti.it
Torino, volata finale
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© foto di Giacomo Morini

Al Toro i sette risultati utili di fila dopo il ritorno in panchina di Lerda sono serviti per risalire sul treno playoff, ma la squadra ha dato segnali di involuzione molto pericolosi. Dopo tre vittorie convincenti, un buon pareggio in rimonta contro la Reggina, uno assai meno brillante a Modena e un quasi harakiri casalingo col Piacenza, prima di un 2-2 a Siena contro un avversario che ha smesso di giocare nell’ultima mezz’ora, anticipando la festa promozione già sul campo. Eppure il Torino ha dovuto attendere i minuti finali per acciuffare il pareggio: è vero che i granata hanno sprecato un rigore e almeno un paio di ghiotte opportunità, ma la sensazione è che la paura stia di nuovo attanagliando muscoli e cervello di tanti giocatori, mentre non fanno più notizia le amnesie difensive, che hanno caratterizzato tutta la stagione.

Ogbonna terzino è stata una soluzione d’emergenza, ma anche con lui al centro della difesa ci sono stati problemi. Per Lerda urge svuotare l’infermeria e ritrovare Lazarevic per avere un velocista sull’esterno capace di saltare l’avversario, altrimenti i palloni giocabili per le punte saranno sempre merce rara. La classifica si è accorciata in zona playoff, con la Reggina (brava a rimontare in dieci contro il Varese) che mercoledì ha la possibilità di issarsi da sola al quinto posto, nel recupero contro l’AlbinoLeffe, anche se i calabresi partiranno dallo 0-1 del minuto 14. Intanto, da quota 52 in su possono sperare tutti nella post season.

Triestina in casa, Empoli al Castellani, Padova all’Olimpico: per il Toro il calendario non è semplice, con due scontri diretti delicatissimi. Fallire per l’ennesima volta davanti alla curva Maratona, fallire sabato contro la terzultima della classe vorrebbe dire trovarsi poi nella condizione peggiore a 180’ dalla fine, ma sul piano del gioco il Toro deve fare uno scatto in avanti, perché visto quello che (non) ha fatto finora, la formazione di Lerda non merita di giocarsi la A nei playoff.