Al Torino non succede niente, ma che cosa dovrebbe succedere? … Forse proprio di tutto?

21.12.2020 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo
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Urbano Cairo
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Ieri dopo l’ennesima partita sciagurata del Torino, pari sì ma con annessa ottava rimonta subita in tredici partite, il presidente Cairo un paio d’ore post la fine del match con il Bologna usciva dallo stadio a seguito di un summit con il direttore tecnico Vagnati e a giornalisti che lo attendevano per avere notizie sul futuro dell’allenatore, sulle strategie impostate per il mercato di gennaio e anche un suo parere sulla partita ha solo detto: “Buon Natale. Non succede niente. Cosa dovrebbe succedere?”.

Va bene che sarà stato “attapirato” direbbe Valerio Staffelli, ma sinceramente è grave che non succeda niente stante i sette punti in classifica e il penultimo posto in coabitazione con il Genoa e con il Crotone sotto solo di una lunghezza e non può più di tanto lasciare tranquilli sapere che Spezia e Fiorentina distino quattro punti e il Parma cinque. Se c’è qualche altra squadra che sta andando male non può essere motivo di speranza quando si è i primi a persistere nelle avere problemi senza che si intravedano vie d’uscita. Ed è grave che su tredici partite in otto il Torino si sia fatto rimontare. Ed è grave che il numero dei gol subiti siano già 31 con nessuno che ha fatto peggio. Ed è grave che al di là degli infortuni l’allenatore Giampaolo superato il quarto del campionato sia ancora alla ricerca del migliore assetto possibile e che quindi lo cambi spesso, così come fa con gli uomini soprattutto in difesa, ma non solo, perché non avere un undici base ben definito è ulteriore prova che si proceda senza avere certezze.

Cosa dovrebbe succedere? Forse proprio di tutto, ovviamente. Le colpe non possono essere addossate solo a Giampaolo tanto più che non gli è stata data una rosa adeguata alla sua idea di gioco, ma va capito se la maggior parte dei giocatori lo segue oppure no. E qualche dubbio in merito sinceramente c’è. Il mercato di gennaio è alle porte e finora non si sono registrati né in uscita né in entrata trattative impostate (magari ci sono sotto traccia, ma se è così il sotto è veramente ben tenuto nascosto) in modo che si possa presupporre che sia stata trovata squadra ai giocatori che vogliono andarsene, c’è n’è più d’uno al di là delle più o meno smentite di rito, e che già il 4 gennaio, giorno di apertura ufficiale del mercato, arrivino rinforzi veramente utili per il gioco dell’allenatore che sia Giampaolo oppure un altro.

Se continuerà a non succedere niente il Torino andrà in Serie B. Se succederà qualche cosa allora dipenderà dalla bontà e dalla rapidità delle decisioni che saranno prese riuscire a evitare la retrocessione. A questo punto far succedere qualche cosa dipende da Cairo.