Cercare un terzino o attendere che Dossena guarisca?

Il problema muscolare di Dossena ha di fatto costretto il Torino a riprendere la ricerca di un esterno sinistro. In pole position Pasquale, ma restano sempre le opzioni Antonini o Ghoulam oppure giocatori come Brivio e Molinaro.
31.08.2013 10:02 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Cercare un terzino o attendere che Dossena guarisca?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E’ piombata come un fulmine a ciel sereno ed ha avuto la forza devastante di un tornado la notizia che Andrea Dossena non ha superato le visite mediche, al Centro di Medicina dello Sport di Torino, dopo una risonanza magnetica gli è stata riscontrata una lesione di primo grado al quadricipite femorale destro, così il terzino anziché vestire la maglia granata, suo malgrado, rischia di tornare mesto mesto a Napoli (in attesa di notizie sul suo futuro ha passato la notte a Milano). Che dire dopo la telenovela Ghoulam, che ha tenuto banco per due mesi, ora che l’affare sembrava risolto ci ha messo lo zampino il diavolo e il problema si è riproposto più dirompente che mai visto che alla chiusura del calciomercato mancano un paio di giorni. Ora i dirigenti del Torino si stanno arrovellando sul dilemma: attendere che Dossena guarisca, i tempi previsti si aggirano sulle tre-quattro settimane, oppure trovare in fretta e furia un altro giocatore? Certo che correre il rischio di aspettare la guarigione di Dossena vorrebbe dire privare Ventura di un giocatore fino a fine settembre e se malauguratamente i tempi di recupero dovessero allungarsi - tenendo pur conto che il calciatore non costerebbe nulla come prezzo di cartellino e il Napoli sarebbe disposto a inserire nell’affare, sempre a costo zero, anche Donadel – obiettivamente il gioco non vale la candela.

 

Ora la società granata è ritornata alla caccia di un terzino sinistro, ma a parte riandare a bussare alle stesse porte di qualche giorno fa non c’è molto altro da fare poiché percorrere una pista nuova estera è quasi impossibile per questioni di tempo e pensando solo al mercato italiano non si hanno molte alternative visto che, ad esempio, Ziegler si è appena accasato al Sassuolo. Quindi, se non è troppo tardi, rimangono le piste: Antonini, se non andasse in porto lo scambio con Kuzmanovic fra Milan e Inter e sempre che il West Ham non faccia da terzo incomodo e sfili ai nerazzurri il terzino, però il rossonero ha costi di cartellino non proprio di saldo, oppure Paquale, ma trovare un accordo con l’Udinese non è semplice, a patto che non si sborsi la cifra che chiede (un milione di euro circa), certo è che questa soluzione sarebbe quella che tecnicamente offrirebbe le garanzie che servono al Torino. Altri possibili candidati come Biraghi del Cittadella o Capuano del Catania non sembrano le giuste soluzioni,  il primo per la giovane età (è un ‘92) e il secondo, che è in scadenza di contratto nel giugno 2014, se non è stato cercato prima dal Torino vuol dire che non era ritenuto il giocatore ideale, quindi o i vertici del club granata ci ripensano oppure non paiono essere possibili obiettivi.  Rimane pur sempre Ghoulam, che nelle ultime ore sembra essersi però avvicinato a club inglesi, ma il Torino a questo punto difficilmente potrebbe averlo alle sue condizioni, poiché vige sempre la legge di mercato che se il compratore ha necessità e non ha tante altre alternative e in più il tempo stringe il prezzo aumenta.

 

Un’altra alternativa potrebbe essere quella di andare a bussare alla porta della Juventus e chiedere De Ceglie, ma il costo del cartellino e l’ingaggio sono elevati e poi il giocatore ha richieste anche lui da club inglesi, quindi si ritorna alle piste impraticabili o quasi. Nella serata di ieri sono anche circolati i nomi di Brivio dell’Atalanata e Molinaro dello Stoccarda, ma per entrambi più o meno vale il discorso fatto per Capuano. Nelle prossime ore si capirà meglio come la società granata è intenzionata a muoversi per reperire un terzino sinistro, chiaramente giocatori scommessa che non diano garanzie sul piano fisico e tecnico non sarebbero neppure da prendere in considerazione, tanto varrebbe restare con D’Amborsio e Masiello, sperando che il secondo recuperi al cento per cento dall’infortunio occorsogli durante la prima parte del ritiro e che non capiti neppure un raffreddore a D’Ambrosio e anche a Moretti che come ultima ratio può essere utilizzato come terzino sinistro. Una morale va comunque tratta da questa ai limiti dell’incredibile vicenda: quando si deve prendere un giocatore non si deve tergiversare!

 

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