Falque un attaccante da tenere e da non sacrificare per una plusvalenza

Non solo il Tottenham e il Siviglia fra gli estimatori dell’attaccante spagnolo che piace anche a club italiani.
05.08.2018 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Iago Falque Silva
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Iago Falque Silva
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il mercato è in dirittura d’arrivo e il tempo per completare le rose stringe, ci sono solo più dodici giorni, e non ci sono dubbi che il Torino abbia un numero eccessivo di attaccanti che porta come conseguenza la necessità di cederne alcuni, anche perché è Mazzarri a chiederlo. A parte il boato scatenato dalle voci dell’interessamento del Napoli per Belotti e le immediate smentite di Cairo e Petrachi di aver ricevuto ufficialmente una richiesta per il “Gallo”, già dalla fine del campionato scorso Niang era considerato fra i cedibili, ma anche Ljajic e pure Falque, Berenguer ed Edera. Per il 3-5-2 effettivamente non servono attaccanti esterni, ma prime e seconde punte, discorso differente invece per il 3-4-3 o anche per il 3-4-2-1 o il 3-4-1-2. Nel frattempo il reparto si è arricchito con il giovane Damascan e, quindi, sempre più il Torino ha l’esigenza di sfoltire.

Sfoltire sì, ma non privarsi di giocatori dal rendimento buono e costante e che non fanno le bizze. Ecco che pensare di cedere Iago Falque sarebbe un errore. Iago è prima di tutto una persona che fa seriamente il suo lavoro, si allena sempre con grande impegno e conduce una vita da atleta, mai una parola fuori posto e non è avvezzo a comportamenti fuori dalle righe né in campo né nella vita privata. E’ sempre sorridente e disponibile con tutti dimostrando così di essere una bella persona. E questi non sono particolari di poco conto, anzi. In più in due stagioni ha sempre dato il suo contributo alla squadra e quando c’era bisogno di sacrificarsi lo ha fatto senza lamentarsi. I numeri parlano per lui: nel primo anno in granata ha realizzato dodici gol e otto assist disputando trentacinque partite per complessivi 2532 minuti e nel secondo altre dodici reti in campionato e due in Coppa Italia e per quel che riguarda gli assist rispettivamente otto e due giocando trentasette gare in serie A e tre in Coppa Italia e restando in campo complessivamente 3079’.

Falque non avrà il fiuto per il gol di Belotti quando sta bene e non avrà le giocate e l’inventiva di Ljajic, ma è un calciatore prezioso, anzi preziosissimo e vale in termini di resa rispetto al altri granata molto di più di quanto il Torino l’ha pagato alla Roma, 6,8 milioni tra prestito oneroso e riscatto. Non c’è sta stupirsi che seppur sia un giocatore che non riceve titoli a caratteri cubitali o copertine di giornali ogni tre per due interessi a molti club anche stranieri, malgrado non calchi i palcoscenici internazionali né con il Torino né con la Nazionale spagnola. Il Tottenham e il Siviglia son interessati allo spagnolo che ha anche estimatori in Italia. Falque è un giocatore che rende bene da ala destra e che tende ad accentrarsi, quindi, non ha le caratteristiche perfette per il 3-5-2 di Mazzarri, ma privarsene sarebbe un vero errore. Se il Torino deve e vuole fare plusvalenze che le faccia con altri perché quando si hanno persone e calciatori come Iago Falque bisogna tenerseli stretti e a lungo poiché senza mettersi in mostra in campo fanno la differenza e non creano mai problemi.