Il Torino ha i soldi per allestire una squadra che vada in Europa League

Tra l’utile di 37,2 mln e la cessione di qualche giocatore di secondo piano il Toro ha a disposizione 50 mln di euro per questa sessione di mercato per prendere cinque calciatori titolari che servono.
30.05.2018 11:37 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il Torino ha i soldi per allestire una squadra che vada in Europa League
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© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it

Ora tutto dipende da Cairo, Petrachi e Mazzarri perché nelle casse del Torino ci sono i soldi necessari per allestire una squadra che conquisti un posto utile per l’Europa League. Nel bilancio relativo al 2017, infatti, gli utili ammontano a 37,2 milioni di euro e il fatturato è di 146,4 mln, se si vuole considerare quello senza conteggiare le plusvalenze allora è di 75,2 mln. E’ vero che il monte ingaggi è un po’ aumentato rispetto al bilancio precedente passando da 36,6 a 47,5 mln, ma se anche dovesse crescere ancora un po’ e sfondare quota 50 mln sarebbe assolutamente sostenibile per il Torino Fc. Nessuno pensa che il club di Cairo debba mettersi in competizione con Juventus, Napoli e le altre che stanno ai vertici della classifica e che concorrono per lo scudetto e un posto in Champions League, quindi, i discorsi sui fatturati di queste società che sono superiori anche cinque volte a quello del Torino non hanno alcuna ragione di essere così come quelli sul monte ingaggi, che in linea di massima può essere proporzionale alle vittorie, poiché i giocatori che vengono presi da queste società sono di un target molto differente, superiore, da quelli che arrivano o anche solo che dovrebbero arrivare al Torino e hanno di conseguenza anche stipendi di gran lunga diversi, molto più elevati.

Il Torino per andare in Europa deve competere con realtà come Atalanta, Fiorentina e Sampdoria che hanno utili e fatturato sicuramente non superiori e poi magari anche con realtà quali il Milan che è alle prese con il fair play finanziario che ne condizionerà inevitabilmente la possibilità di spendere in ambito del mercato e che non ha come il Torino i conti in positivo. Il club di Cairo non ha nessun debito con le banche, è al quinto bilancio con segno più consecutivo e ha persino recuperato tutte le perdite che c’erano state nel periodo 2005-2012 e che erano ammontanti a 58,2 mln, infatti, nei cinque anni successivi (2013-2017) l’attivo è stato di 59,8 mln che significa 1,6 mln di utile dopo tredici anni. Il quadro economico del Torino Fc è chiaro e avendo 37,2 mln di utili nel bilancio 2017 e ipotizzando anche solo tra i 10 e i 15 di mln, derivanti da plusvalenze per la cessione in questa finestra di mercato di qualche giocatore, con 47,2-52,2 mln due difensori centrali, due centrocampisti e una punta, tutti titolari e nessuna scommessa, si possono prendere. Se si pensa che le cessioni di Martinez e Jansson hanno portato nelle casse del Torino complessivamente 6,2 mln vuole dire che non c’è alcun bisogno di dare via nessuno fra i migliori giocatori per ottenere 10-15 mln di plusvalenze.

In sintesi, se Cairo stanzierà una cifra non inferiore ai 50 mln per questo calciomercato, ha la possibilità di farlo senza compromettere un ulteriore bilancio positivo nel 2018, se Petrachi comprerà mettendo a segno colpi alla N’Koulou e alla Sirigu e venderà bene come fatto con Martinez e Jansson e se, infine, Mazzarri otterrà i giocatori che gli servono per il suo sistema di gioco e li farà rendere, allora il Torino al termine del prossimo campionato sarà in una posizione di classifica utile per disputare l’Europa League. In caso contrario altra stagione anonima senza il patema di essere coinvolto nella lotta per la salvezza, ma anche senza gioia poiché oltre la metà classifica non andrà.