Il Toro e quella pressione di vincere con l’Inter: non un fardello ma un auto-premiarsi

02.06.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il Torino
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Parola d’ordine: vincere. Un unico risultato possibile. Tutto questo potrebbe generare una grande pressione sui giocatori del Torino che domani nell’ultima giornata di campionato affronteranno l’Inter, ormai sicura di un piazzamento utile per la prossima Champions e con i pensieri rivolti a sabato 10 quando ad Istanbul dovrà vedersela con il Manchester City per conquistare la coppa dalle grandi orecchie. La pressione può essere un fardello, ma così non deve altrimenti c’è il rischio che paralizzi e non che faccia da volano. Juric lo sa bene e per questo ha più volte detto ai suoi giocatori di non pensare a tutto ciò che potrebbe accadere aggiudicandosi l’ottavo posto finale. Come si sa in ballo c’è soprattutto l’eventuale partecipazione ai preliminari di Conference League, a patto che l’Uefa non ammetta la Juventus alle coppe europee. Di concreto invece ci sarebbe non dover iniziare la Coppa Italia dai 32esimi bensì poi dagli ottavi e per la società incassare 8,3 milioni di euro, come ricorda Tuttosport, mentre per il nono 7,3 mln, per il decimo 6,3 e infine per l’undicesimo 5,5.

La Fiorentina, che adesso ha 53 punti come il Torino, questa sera nel primo degli anticipi affronterà il Sassuolo, che è tredicesimo senza più nulla in ballo, al Mapei Stadium e venerdì prossimo sarà impegnata a Praga nella finale di Conference con il Westa Ham. L’arrivo a pari punti in classifica favorirebbe però il Torino sulla Fiorentina perché negli scontri diretti i granata hanno ottenuto quattro punti su sei. Il Monza che oggi ha un punto in meno  domenica sera se la vedrà con l’Atalanta a Bergamo, la squadra di Gasperini deve difendere il  quinto posto, che permette di accedere alla fase a gironi dell’Europa League, dalla Roma e dalla Juventus, che hanno rispettivamente uno e due punti in meno e dovranno affrontare lo Spezia, in lotta per non retrocedere, e l’Udinese, che non ha più nulla da chiedere la campionato essendo dodicesima.  Se fosse il Monza a chiudere il campionato a con gli stessi punti del Torino si verificherebbe lo stesso scenario detto per la Fiorentina. Il Bologna invece ha due punti in meno di granata e viola e dovrà giocare, sempre domenica sera, all’Ettore Giardiniero – Via del mare con il Lecce, che è salvo. In questo caso però l’arrivo a pari punti non sorriderebbe al Torino perché con i felsinei  negli scontri diretti ci furono all’andata una sconfitta per 2 a 1 e al ritorno la vittoria per 1 a 0 quindi stessi punti ottenuti e stesso numero di reti negli scontri diretti per cui si dovrebbe ricorrere al criterio della differenza reti generale e al momento è in vantaggio il Bologna per 3 a 2 e ancor di più lo sarebbe se entrasse in ballo il maggior numero di reti in generale poiché i rossoblù ne hanno segnate finora 50 e i granata 42.

Un po’ di pressione sul Torino c’è inevitabilmente, ma deve essere vissuta positivamente dai giocatori. Come ha detto mister Juric va ricordato da dove si è partiti e che cosa si è fatto. In estate la squadra era stata in buona parte smantellata tra gli addii di Belotti e Bremer, i più clamorosi, ma ci sono stati anche quelli di Izzo, Verdi e Zaza, i non riscatti di Brekalo, perché lui aveva voluto andare via, di Praet, Pjaca e Mandragora e il ritorno al Milan di Pobega.  E che il ritiro era iniziato 11 luglio con aggregati parecchi ragazzi della Primavera altrimenti sarebbe stato difficile allenarsi perché mancavano nuovi arrivi - gli unici erano stati Bayeye (4/7)  e Radonjic (7/7, in prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni) oltre al riscatto di Pellegri (28/6) - che sono giunti più avanti Lazaro (1/8, in prestito), intanto il 6 era stata giocata la partita di Coppa Italia con il Palermo, e poi sono arrivati Ilkhan (10/8), Miranchuk e Vlasic (11/8, entrambi in prestito), si è disputata il 13 la prima partita di campionato con il Monza, è stato preso Schuurs (18/8),  seconda giornata di campionato il 20 con avversario la Lazio, in scena la terza giornata il 27 con la Cremonese da affrontare e infine l’approdo di Karamoh (31/8). A gennaio poi il mercato ha avuto lo stesso andamento il campionato dopo la sosta per il Mondiale iniziata il 14 novembre era ripreso il 4 gennaio 2023 dalla 16 giornata e si erano disputati l’8 gli ottavi di Coppa Italia con il Milan e la prima giornata del girone di ritorno il 28 e poi è arrivato Ilic (30/1, in prestito con obbligo di riscatto a determinata condizioni) e nell’ultimo giorno Gravillon e Vieirà (31/1) con Lukic, Ilkhan (in prestito alla Sampdria) e Edera ceduti e il giorno dopo in Coppa Italia la Fiorentina eliminò il Torino ai quarti. E allora, anche se qualche punto è stato lasciato non senza colpe per strada, che il Torino sia arrivato all’ultima giornata lottando per l’8° posto con la crescita della squadra e dei singoli è un traguardo positivo, a prescindere dall’epilogo finale: ecco perché dover vincere con l’Inter non è un fardello, ma un auto-premiarsi.