Live – Longo: "Torno con grandissimo entusiasmo in una piazza con la quale ci siamo dati tanto". Cairo: "Il dissenso deve stimolare me e tutti i miei collaboratori"

04.02.2020 15:29 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Longo
Cairo e Longo
© foto di TorinoGranata

Il neo allenatore del Torino, Moreno Longo, fra poco sarà presentato in conferenza stampa, presente i presidente Cairo e anche il direttore genrale Comi, quello sportivo Bava e quello operativo Barile. Per Longo è un ritorno nella casa granata, infatti, da calciatore dopo otto anni nelle giovanili del Torino è approdato in prima squadra nel 1994 dove ha giocato fino al 1997, debuttando in serie A il 26 aprile 1995 nella partita con il Milan. Smesso di giocare anzitempo a trent’anni, per problemi fisici dovuti alla rottura del legamento crociato, è diventato un allenatore e nel 2009 per la prima volta si è seduto sulla panchina di una formazione del Torino: gli Allievi Nazionali. Nel 2012 è passato alla Primavera e l’ha condotta a vincere lo scudetto nel 2015, dopo 23 anni, e la Supercoppa nella stagione 2015-2016. Lasciato il calcio giovanile per proseguire la sua carriera di tecnico dei “grandi” prima ha allenato la Pro Vercelli,riuscendo a mantenere i bianco crociati in Serie B, e poi il Frosinone, portato per la seconda volta a giocare in Serie A il 16 giugno 2018, nella stagione successiva dopo sedici giornate è stato esonerato. Oggi, 4 febbraio 2020, ufficialmente Moreno Longo è tornato al Torino, coronando così il sogno di allenare la prima squadra.

La parola a Cairo Le notizie di oggi le sapete già grazie ai comunicati relativi a Mazzarri e all'arrivo di Longo. Per qual che riguarda Mazzarri, lo abbiamo deciso insieme che il rapporto di lavoro finisse qui perché era il momento di farlo e lui stesso ne era consapevole. Longo è una vecchia conoscenza è stato giocatore già nelle giovanili e poi ha allenato gli Allevi Nazionali e la Primavera vincendo uno scudetto e una Supercoppa e poi è andato a cimentarsi con i grandi, era ancora sotto contratto con noi, ma mi ha chiesto di lasciarlo libero e così ho fatto dicendogli "Tanto ci ritroveremo" ed eccolo qui. Do il benvenuto e il ben tornato a Moreno.

La parola a Longo Ringrazio il presidente che insieme alla dirigenza mi ha dato questa opportunità che ho colto senza esitare perché sento che posso fare un ottimo lavoro insieme a loro. Torno con grandissimo entusiasmo in una piazza con la quale ci siamo dati reciprocamente tanto. Ho trascorso quasi trent’anni della mia vita al Toro e sento il senso d’appartenenza che mi stimolano a ottenere gli obiettivi che con la società proveremo a raggiungere.

Qual è il primo messaggio e il primo punto sul quale lavorerà? L’aspetto mentale sarà preponderante. Bisogna pensare in maniera diversa: in modo positivo senza negatività ed approcciare con grande coraggio e autostima a partire dall’allenamento di oggi. La squadra ha potenzialità e nell'ultimo periodo non ha potuto o non è riuscita a esprimerle, ma deve riuscire a dimostrarle. Il livello di ogni giocatore deve tornare a essere quello che ha fatto sempre vedere.

Che ambiente si aspetta? Conosco bene i tifosi e so quanto aiuto possono darci. Mi auguro che il mio arrivo possa spingere a ricreare un clima positivo.  So bene che siamo noi a dover trascinare i tifosi e a far tornare loro l’entusiasmo con prestazioni all’altezza. Mi auguro che i tifosi in questi quattro mesi si stringano a noi e ci diano una mano in modo da sovvertire quest’ultima tendenza perché la stagione può ancora darci tanto.

Conferma che ha un contratto fino a giugno? Sì, è fino al 30 giugno. L'accordo è stato trattato insieme e in maniera serena. A fine stagione si potrà eventualmente parlare di prolungarlo a seconda di ciò che ci saremo reciprocamente scambiati. Ma non è una mia priorità il futuro, ma lo è il presente. Lavorando bene tutti i giorni spero di garantirmi una possibilità anche per il futuro come ci siamo detti.

Il Filadelfia sarà riaperto? Ci sarà collaborazione con la Primavera? Per quanto sarà possibile il Filadelfia sarà riaperto per più giorni durante la settimana. E, sottolineo, che per me e i giocatori è un gesto naturale per alimentare la positività intorno alla squadra e dare ai tifosi l’opportunità di starci vicino. Sono cresciuto con quel piazzale aperto e so quanto è importante stare nel piazzale a chiacchierare di Toro.
Il rapporto con la Primavera sarà stretto e quotidiano, sono i nostri giovani e sono il nostro serbatoio. Arrivo dal settore giovanile e so quali sono le dinamiche , ma so anche che ci possono essere concrete possibilità di portare ragazzi in prima squadra. Li monitorerò e se ci sarà la possibilità darò sicuramente l'opportunità a qualche giovane che se la sarà meritata.

Ci sono analogie con Simone Inzaghi e la Lazio? E' un esempio positivo. Quando andai a Vercelli lui stava per andare alla Salernitana, ma scemò l'arrivo di Bielsa e lui andò alla Lazio sfruttando l'occasione. Quello di Simone è un esempio positivo, ma a me non mancano di certo le motivazioni e penso a sfruttare la mia di opportunità.

Come ha visto la squadra, che avrà seguito ultimamente? Seguo il calcio e ho seguito anche il Torino. Ci sono state sconfitte pesanti, soprattutto per una squadra come questa che ha qualità. Le gare si possono perdere, ci sono gli episodi, ma è venuta meno la reazione. Dovrò essere bravo io a far sì che non si ripetano più certe partite e che si riaccenda il cuore e lo stomaco.

Che obiettivi ha? Già sabato con la Sampdoria ci vuole una prestazione con garra, il Toro deve sempre avercela come impone al maglia. Spero che si possano verificare le condizioni per tirare la volata nel finale di campionato.

In base alla rosa, ripartirà dalla difesa a tre? Da allenatore nasco con la difesa a quattro, ma sta all'intelligenza dell’allenatore mettere i giocatori nella condizione migliore per poter fare bene. Alla Pro Vercelli fui costretto a passare dalla difesa a tre a quella a quattro e ci salvammo. Anche al Frosinone la squadra era costruita per la difesa a tre e poi con l'arrivo di Ciano abbiamo anche giocato con la difesa a quattro, ma con Ciofani e Dionisi giocammo anche con il 3-4-1-2 perché era normale volermi metterli tutti e tre insieme in campo. Nel Toro le caratteristiche adatte sono giocare con la difesa a tre, ma con De Silvestri e Ansaldi si può giocare anche diversamente, meno con Aina. Abbiamo tante possibilità.

E' la prima volta che subentra, vero? Sì, in questi casi bisogna avere il dono della sintesi in modo dare ai giocatori concetti che portino i massimi benefici e poi si aggiungeranno concetti. Questa è una settimana con quattro giorni prima della partita per cui mi limiterò a dare i concetti principali e poi dopo ne aggiungerò altri.

Ci sono giocatori che cercherà di recuperare? Assolutamente, la squadra è formata da tutti gli elementi e c'è bisogno di tutti e tutti devono sentirsi sulla corda in modo da essere pronti a scendere in campo la domenica. Monitorerò tutto e farò giocare chi mi dà i segnali migliori. Anche chi non gioca ha bisogno di ricevere la stessa importanza di chi va in campo altrimenti perde fiducia e non è poi pronto a dare il suo contributo quando serve.

Su cosa agirà oltre che sulla testa dei giocatori? Ho parlato della mentalità perché era la cosa che era mancata, ma ho idee, però, la risposta che va subito data è relativa all’atteggiamento. In base alla nostra filosofia saranno apportate idee.

Come ha trascorso il tempo dopo l'esonero? Mi sono aggiornato, ma è stato un periodo particolare perché non mi era mai capitato. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone che mi hanno offerto un'opportunità di lavorare e poi per svariati motivi non si è concretata. Aspettavo un'occasione che mi accendesse lo stomaco in modo da poter trasmettere ciò che ho ai giocatori.

Che cosa proverà fra poco quando allenerà? Di tornare al Toro si è sempre parlato,ma non sapevo quando sarebbe accaduto. Mi dà molte e grandi emozioni, però, dovrò essere lucido perché si tratta di lavoro e bisogna essere concentrati e lucidi.

Da chi sarà composto il suo staff? "Ai miei soliti collaboratori si è aggiunto Nava, il preparatore atletico, e Migliaccio, il mio vice. Eredito Di Sarno, Busolin e Solustri che faranno parte dello staff con Corradini match analyst. Alcuni di loro hanno lavorato con me in Primavera e non ho esitato un secondo a coinvolgerli".

Di solito gioca con due punte, che cosa pensa di Zaza e Belotti? Sono una grande risorsa per il Torino. Sono due giocatori di grandissimo livello e se mi faranno vedere di coesistere durante gli allenamenti potranno essere utilizzati in coppia anche in partita. Conoscendoli, mi aspetto grande disponibilità da loro e ci daranno una grande mani di qui al termine del campionato.

Cosa pensa di Edera e Millico? Se sono al Toro lo meritano. Dovranno dimostrare di valere questa maglia e guadagnarsi l'opportunità di poterci stare. Sanno di avere un allenatore che li terrà in considerazione e che li manderà in campo se lo meritano. Ci sarà grande attenzione anche per loro.

Cosa ha risposto a chi le consigliava sui social di non accettare? Non ho avuto il tempo di rispondere a nessuno. Il nostro lavoro è fatto di grandi responsabilità, non si rischia qui più che altrove. Pensare a cosa è successo a Giampaolo e Di Franceso, ci sono giovani allenatori che fanno exploit. Conosco la piazza molto bene  e so che aumenta le aspettative in particolare su di me, ma sono consapevole dei rischi e di ciò che devo fare e lo affronto con entusiasmo e responsabilità.

Oggi allenamento a porte aperte? No, perché dobbiamo presentarci alla squadra, ma da domani saranno aperte e ci saranno le comunicazioni necessarie. Va saputo che negli ultimi due giorni, come accade ovunque, ci sono necessità differenti e ci alleneremo a porte chiuse.

Ha in mente una posizione per Verdi? Ho il mio pensiero, ha grandissimi mezzi e calcia di destro e di sinistro e ci sono pochi a farlo. Penso che partendo più defilato per poi accentrarsi possa rendere al meglio, ma voglio vederlo allenarsi e parlare con lui. Mi è già capitato di cambiare idea su un giocatore dopo averlo visto tutti i giorni all’opera. Insieme troveremo una buona ricetta.

Longo ha terminato la conferenza e va a dirigere il suo primo allenamento. Resta il presidente Cairo.

Sarà rimasto deluso dalla prestazione di Lecce? Ci sono delle responsabilità dei giocatori? Per Mazzarri mi sono speso molto e in lui credevo, lo stimavo e lo stimo perché è un allenatore preparato. L’anno scorso c'è stato un girone di ritorno eccellente e alla fine abbiamo fatto il record di punti, mentre quest'anno l'andamento è stato altalenante, anche se alla fine del girone d'andata avevamo gli stessi punti del passato campionato, magari qualche sconfitta ha dato un'impressione differente perché sono state troppe. E questo ha dato un’immagine non positiva oltre all’eliminazione dall’Europa League, ma il Wolverhampton aveva iniziato quattordici giorni prima di noi e questo ci ha penalizzato come non sapere se avemmo partecipato ai preliminari. Il girone di ritorno era iniziato bene e avevamo fatto anche una bella prestazione con la Roma e vinto con Genoa in Coppa Italia e in campionato con il Bologna, poi, però, c'è stato il tracollo con Sassuolo, Atalanta e Lecce. I giocatori sanno che non ci possono essere prestazioni di questo tipo e non sono felici di ciò che hanno fatto”.

Ma come si spiega il tracollo? Il 5 gennaio avevamo vinto con la Roma e non è passato molto tempo, quindi, non è spiegabile. Bisogna resettare velocemente con Moreno e ripartire.

Dal confronto con i giocatori che cosa è emerso? I giocatori erano shockati per le sconfitte, ma non sono stati fatti grandi discorsi.

La rosa sarà messa in discussione in questi ultimi mesi? La rosa è di buonissima qualità ed è praticamente la stesa che l'anno scorso aveva ottenuto il settimo posto arrivando davanti alla Lazio di quattro punti, con l'aggiunta di Verdi e l'uscita di Falque che non era riuscito a giocare perché infortunato, più le uscite di Bonifazi, Laxalt che hanno giocato pochissimo e Parigini mai. Però abbiamo perso molte partite. Faremo le valutazioni e vedremo. Quando ebbi l'idea di confermare tutti forse non fu felice per tutti e si vede che bisogna accontentare qualche giocatore che magari vuole andare via ed è anche giusto per i tifosi vedere nuovi giocatori e che ci sia del rinnovamento.

Troverà l'ottimismo? Siete ancora i corsa per gli obiettivi stagionali? Sono uno che è ottimista per natura. Adesso, però, bisogna pensare partita per partita. Longo ha entusiasmo e va lasciato lavorare. Finita la conferenza andrà al Filadelfia e parlerò con al squadra, ma dobbiamo ragionare step by step e alla fine faremo i conti.  

Perché avete scelto Longo? Ha una serie di caratteristiche positive che conoscevo già quando allenava la Primavera e che ha fatto vedere alla Pro Vercelli e al Frosinone. Prima non c'era stata l'opportunità e lui non aveva ancora fatto esperienza in Serie A, ma con Comi era rimasta l'idea che prima o poi sarebbe potuto ritornare. Ha caratteristiche positive, tornare al Toro era i suo sogno, è granata fino al midollo e adesso tutti insieme dobbiamo metterlo nelle condizioni di fare bene. Sono sicuro che lui s'impegnerà e la squadra anche.

I giocatori top rimarranno? Adesso dobbiamo ripartire, questi sono discorsi che si faranno più avanti. L’importante è che siano motivati di rimanere al Toro.

E' stato contestato e le è stato chiesto di mettere in vendita la società, cosa ci può dire? E' comprensibile che ci sia dissenso perché i tifosi si aspettavano un campionato diverso, va capito e accettato e preso come stimolo. Era già successo in passato e anche altrove capita. Magari si pensava di avere fatto bene tenendo tutti e investendo su Verdi 23 milioni l'ultimo giorno di mercato perché non si poteva fare prima e poi le cose non vanno come ci si aspettava. A fine mercato venni inondato di messaggi di complimenti, erano tutti felici, ma adesso non è più così. Il dissenso deve stimolare me e tutti i miei collaboratori.

Il Filadelfia rimarrà aperto, come ha detto Longo? Sono un editore che dà totale libertà a tutti i giornalisti, tra Italia e Spagna ci sono 8mila giornalisti e nessuno si è sentito mai leso nella libertà. Io sono per natura aperto a tutte le voci. E se fa piacere a Longo per me può rimanere aperto tutti i giorni, ma nei due giorni precedenti alla partita ci possono essere emissari che spiano gli schemi per cui può stare che resti chiuso.

Cosa può dire sui fatti accaduti in Curva Primavera? Non vorrei mai mettere in pericolo i nostri tifosi e in occasione delle gare con Napoli e Inter non avremmo mai venduto i biglietti agli avversari se ci avessero detto che c’erano dei pericoli. Ci sono stati chiesti più posti per gli avversari e quando l'Osservatorio e la Questura hanno dato l'ok abbiamo venduto i biglietti come era accaduto altre volte senza che ci fossero incidenti. Abbiamo anche aumentato il numero di steward del 30-40 per cento. Sono i primo ad essere attento alla sicurezza.

A gennaio perché solo cessioni e nessun acquisto anche se la squadra, come lo è ancora oggi, era vicina al sesto posto? Ormai non ci sono più partite facili e ci sono tanti risultati inaspettati e la classifica è molto ristretta. Con Mazzarri e Bava abbiamo deciso che chi aveva minore spazio sarebbe stato giusto che giocasse di più in modo anche di dare più spazio a Edera e Millico. Falque, che aveva fatto molto per il Torino, per gli infortuni  ha giocato pochissimo e oltretutto non sta ancora bene, infatti, sarà disponibile per fine mese. Bonifazi ci ha chiesto di essere ceduto e Parigini non ha mai giocato. Laxalt è tornato al Milan che lo ha richiesto. Nessun innesto perché Mazzarri preferiva una rosa più ristretta anche perché l'anno scorso senza nessun innesto abbiamo fatto un girone di ritorno molto buono e non voleva giocatori scontenti. Un’ operazione la volevamo fare, ma all’ultimo l’altra società non ci ha dato il giocatore perché non aveva trovato un sostituto.

La difesa subisce troppi gol, forse è pentito di non aver lasciato andare via chi non voleva restare? Di solito si lascia andare via chi non è contento, ma chi può non essere del tutto convinto di restare può poi fare buone prestazioni come è successo. La difesa non è più solida come un anno fa e Longo dovrà lavorarci su, ma serve che tutta la squadra abbia equilibrio per non subire tanti gol. Non ha funzionato qualche cosa e le ultime partite hanno peggiorato la situazione.

Vista la classifica e i pochi punti di distanza dal sesto posto perché non prendere un giocatore che potesse aiutare a raggiungerlo? Con Mazzarri si era deciso di sfoltire e di non prendere nessuno. Vi sembra che avrei avuto problemi a prendere un paio di giocatori visto che avevo tenuto tutti e ho un monte ingaggi importante?

Pentito di non aver esonerato prima Mazzarri, magari dopo gara con il Sassuolo? Avevamo vinto con Roma, Genoa e Bologna e c'era poi stata la sconfitta con il Sassuolo. Solo dopo c'è stata la sconfitta con l'Atalanta e subito dopo c'era la partita con il Milan dove fino al novantesimo stavamo passando il turno e si era vista una prestazione di buon livello. Con la sconfitta a Lecce è stato inevitabile.

Non pensa che sarebbe stato utile prendere un interno di centrocampo? Ci sono due giocatori per ruolo e Lukic è cresciuto. Abbiamo Rincon, Baselli, Lukic e Meïté, anche se quest'ultimo non ha reso secondo le aspettative, ma c’è anche Ansaldi che può adattarsi. Forse manca un centrocampista, ma Ci sono due giocatori per ruolo, come di solito hanno tutti, e Lukic è cresciuto.

Che messaggio può dare all'ambiente? Più che dare messaggi c'è da fare, aprire le porte ai tifosi. E’ stata una settimana orribile, ma io vado  avanti con la stessa determinazione e ci metto la faccia, come ho fatto oggi, parlando di tutto. Da quasi 15 anni sono presidente e ho dedicato tantissimo tempo e impegno al Toro. Ho sempre sentito questa come una squadra speciale perché era la squadra di mia mamma presi il Toro perché lei mi spinse ad entrare in un mondo che non conoscevo. Il calcio è un mondo difficilissimo. Negli ultimi 27 anni hanno vinto soltanto Inter, Juve, Milan e una volta Lazio e Roma. Ci sono delle regole e vanno rispettate, come il fair play finanziario altrimenti si viene puniti. Se si guardano gli ultimi anni del Toro, dopo una salvezza abbiamo fatto due settimi posti, due volte siamo arrivati noni e una dodicesimi, siamo quasi sempre stati nella parte sinistra. Siamo andati in Europa, c'è un fair play finanziario che va rispettato e per questo faccio l’esempio il ciclista Armstrong che ha vinto sette Tour e quando è stato scoperto positivo al doping gli hano tolto le vittorie e dati ad altri, quindi, non è disdicevole aver avuto l'Europa se qualcuno davanti a noi è stato escluso perché non ha rispettato le regole. Faccio i complimenti alla Lazio e all'Atalanta, ma la Lazio l'anno scorso è arrivata dietro di noi. L'Atalanta ha migliorato le sua posizione in classifica con l'arrivo di Gasperini, che ha fatto molto bene e ha fatto crescere la squadra senza nulla togliere ai dirigenti che sono molto capaci. Gasperini è stato vicino al Toro, ma per motivi ambientali non è arrivato. Tutte queste cose vanno tenute in conto.

Farà prezzi speciali per le prossime partite? Si aspetta un clima diverso allo stadio? Lo abbiamo fatto in passato e lo si può fare ancora. Mi auguro che il popolo granata che ha un cuore grande possa perdonare l'ultima settimana e aiutarci a mettere tutto alle spalle.

La conferenza è terminata