Testa: "Il Toro merita una dimensione europea"

15.12.2014 12:14 di  Marina Beccuti   vedi letture
Testa: "Il Toro merita una dimensione europea"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Carlo Testa non ha bisogno di presentazioni. Oggi è il gestore del Granata Store di Piazza Castello che nel 2014 ha raddoppiato con un altro negozio di fronte all'Olimpico. Nel passato è stato soprattutto un giornalista del Torino che ha condotto per anni la trasmissione cult dei tifosi "Orgoglio Granata".

Questo è un Toro che va bene in Europa, un po' meno in campionato. Ma la dimensione internazionale non può che fare bene alla squadra granata.

"Dopo il fallimento, con Cairo abbiamo avuto più stabilità. Negli ultimi quattro anni, con l'arrivo di Ventura, ci siamo tolti anche delle belle soddisfazioni e visto delle belle partite. Il Toro ha trovato una situazione diversa rispetto al passato, parliamo degli ultimi venti anni. Ora la nota dolente è non essere all'altezza dello scorso campionato".

Può essere che due competizioni abbiano tolto un po' di forze?

"La qualificazione alla Europe League può aver acuito alcuni problemi di rosa, parlo della partenza di Immobile e Cerci. Ma non sono disfattista. La società può fare di più e credo che lo farà".

C'è anche la questione portieri, è giusto creare una gerarchia?

"Dico, per prima cosa, che ho fiducia nelle scelte di Ventura. Da tifoso mi sento di commentare che Padelli non meritava di essere escluso. Ma credo che sia giusto dare loro, parlo anche di Gillet, pari opportunità".

L'altro giorno hai postato su Twitter le foto delle visite di Glik ed El Kaddouri che sono venuti a farti visita nel negozio, un piacere anche per i tifosi presenti.

"Hanno dimostrato di avere una grande disponibilità. Hanno fatto un gesto davvero incredibile. E' un piacere averli ospiti da noi. I nostri tifosi amano stare con i loro campioni".

Senti, ma questo Filadelfia, per il quale si lotta da tempo, finalmente vedrà la luce?

"Questa volta sono fiducioso, magari non nel 2016, ma certamente nel 2017, lo vedremo rinato. E' l'Olimpico che crea più problemi. Cairo non può accollarsi uno stadio vecchio, non adatto al calcio, dove pendono ancora le vecchie ipoteche lasciate da Cimminelli. L'ha detto anche Cairo che la società regala ottantamila euro di biglietti gratis all'anno ai politici locali. Poi questi si lamentano che Cairo paga poco di canone. Comincino loro a pagarsi il biglietto allo stadio...".