Torino che occasione persa! Granata incapaci di avere la meglio sul Parma

Uno zero a zero più utile si gialloblù che ai granata. Belotti salterà il Cagliari per squalifica. Occasioni sprecate da entrambe le parti.
06.04.2019 17:41 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Andrea Belotti
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Andrea Belotti
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E’ mancata la mentalità vincente al Torino nel primo tempo, infatti, non ha saputo osare pur avendo di fonte un Parma rimaneggiato a causa delle tante assenze importanti, basta dire che mancavano Bruno Alves, Biabiany, Gervinho, Inglese e Grassi. Nella ripresa i granata hanno spinto maggiormente sull’acceleratore, ma sono stati troppo imprecisi sotto porta e hanno rischiato anche qualche cosa quando le squadre si sono allungate. Il Torino così è tornato a casa con un punticino, quando invece doveva e, alla luce di quanto si è visto in campo, poteva conquistarne tre.

Mazzarri sapendo che la partita aveva valenze in chiave Europa si è affidato agli uomini d’esperienza e a chi gli dà maggiori garanzie, anche se si è alla terza partita in una settimana, quindi, è stato preferito Moretti a Djidji per completare il terzetto difensivo composto da Izzo e N’Koulou. In mediana sulla destra la scelta è ricaduta su De Silvestri, che era uscito un po’ acciaccato dalla gara con la Sampdoria, in mezzo la fisicità di Rincon e Meïté e sulla sinistra Ansaldi. A sostegno dell’unica punta Belotti sono stati scelti Baselli e Berenguer. E di conseguenza ancora una panchina per Zaza. Le assenze pesanti sommate alla necessità di provare a conquistare punti per non essere risucchiati nella lotta per la salvezza hanno costretto mister D’Aversa a optare per il 5-3-2 con Gazzola e Dimarco arretrati sulla linea dei difensori con in mezzo Sierralta, Iacoponi e Gagliolo. A centrocampo nessun regista di ruolo con Rigoni ad agire davanti alla difesa e ai suoi lati Barillà e Kucka. In attacco Sprocati e Ceravolo.

Il Torino ha iniziato da subito a pressare il Parma che si è difeso cercando di mettere la gara sul piano dell’agonismo e affidandosi, quando ne aveva l’opportunità, alle ripartenze. La prima occasione degna di questo nome è stata del Torino, su calcio d’angolo N’Koulou si è elevato più alto di tutti, ma la sua deviazione non ha impensierito  Sepe (11’). I granata hanno proseguito a controllare il gioco e una combinazione tra Berenguer e Baselli con diagonale di quest’ultimo finito un po’ oltre il palo ha messo in apprensione la retroguardia ducale (20’). Poi è stata la volta di Belotti che su schema da cacio d’angolo ha tirato, però, troppo debolmente (22’). Anche il Parma ha provato a rendersi pericoloso, cross di Kucka per Sprocati che ha colpito di testa vedendosi respingere il tiro da N’Koulou poi la palla è finita sui piedi di Rigoni che l’ha calciata sul fondo (25’). Mazzarri si è lamentato con i suoi per il ritmo troppo blando chiedendo che accelerassero, gli uomini di D’Aversa stanno quasi sempre tutti dietro la linea della palla e per aprire degli spazi servono movimenti degli uomini senza palla e velocità nell’agire. Su incursione di Ansaldi un bell’inserimento di Berenguer che poi ha tirato da fuori area, ma Sepe ha fatto sua la palla (28’). Il Parma ha pensato più a difendersi e nelle rare incursioni poco supportate dai centrocampisti o si è fatto fermare da un recupero difensivo dei granata (Ceravolo 32’) oppure non è stato capace di inquadrare lo specchio della porta (Dimarco 36’). La prima frazione di gioco si è quindi chiusa a reti inviolate, anche perché il Torino è stato fin troppo prudente forse temendo le ripartenze marchio di fabbrica del Parma.

Nella ripresa il Torino si è subito fatto sotto, un rimpallo ha trovato Baselli pronto a sfruttarlo e dopo un paio di finte il centrocampista ha calciato con il destro, ma il suo tiro a giro da posizione defilata è terminata un po’ oltre il palo (47’). La reazione del Parma non si è fatta attendere molto Kucka su una respinta corta si è impossessato della palla e ha servito Dimarco che entrato in area ha tirato, ma Sirigu non si è fatto sorprendere (51’).  Un fallo di Belotti su Barillà è costato caro al capitano granata che è stato ammonito ed essendo diffidato salterà la prossima partita con il Cagliari per squalifica (57’). Mazzarri ha poi deciso di togliere Rincon, che era stato ammonito nel primo tempo, e mandare in campo Parigini passando dal 3-4-2-1 al 4-3-3 con Berenguer a sinistra, il neo entrato a destra e Baselli scalato a centrocampo. A rendersi pericoloso, però, è stato il Parma. Su calcio d'angolo battuto da Dimarco sponda di testa di Sierralta a centro area per Gagliolo che clamorosamente da due passi è andato a vuoto, sprecando una grandissima occasione da gol (62’). Immediata è stata la reazione del Torino. Sponda di De Silvestri e palla a Belotti che dopo averla controllata l’ha data all’accorrente Berenguer che ha tirato, ma la sfera è passata qualche centimetro oltre l’incrocio dei pali (63’). Rispetto al primo tempo la partita è diventata più briosa, ma le due squadre non riescono a sbloccare il risultato e allora Mazzarri ha cambiato ancora inserendo Zaza al posto di Ansaldi e passando così al 3-4-1-2 con Parigini a sinistra e Berenguer dietro le due punte Belotti e Zaza (66’). Uno scontro fortuito con Kucka ha lasciato a terra sanguinate Moretti che dopo le cure del caso è ornato in campo con una vistosa fasciatura in testa (70’). La risposta ai cambi di Mazzarri è arrivata quando D’Aversa ha tolto Ceravolo facendo entrare Siligardi (72’). Nel frattempo la partita si è accesa con una sequela di falli dovuti alla stanchezza e alla frustrazione per non riuscire a sbloccarla che ha portato a parecchie ammonizioni. Nel finale gli errori di mira non sono mancati. Parigini ha anticipato Gazzola e si è involato con campo aperto davanti e arrivato in area ha preferito tirare lui mandando la palla addosso a Sepe piuttosto che servire i compagni che avevano accompagnato l’azione (81’). In seguito è stata la volta di Siligardi che ha trovato lo spazio di tirare dalla distanza, ma seppur non di molto la conclusione è stata alta (83’).  E poi quella di Belotti che dopo aver eluso Iacoponi ha calciato con potenza sbagliando decisamente la mira (86’).  D’Aversa ha quindi immesso forze fresche facendo uscire Gazzola e inserendo Scozzarella (88’). Nel recupero ancora un cambio nelle file del Parma con Bastioni in campo per Dimarco e gli assalti mossi più da disperazione che da altro del Torino. E’ così finita zero a zero tra Parma e Torino.

Il Torino ha sprecato una grandissima occasione per dimostrare di essere una squadra capace di esserci nel momento giusto. Anche Zaza per l’ennesima volta è mancato quando avrebbe dovuto dare una mano, infatti, dal suo ingresso in campo ha fatto più falli, non gravi sia chiaro, che giocato buoni palloni. Il Parma voleva il pareggio e ha fatto di tutto per ottenerlo riuscendoci e comunque anche creando qualche occasione, ma i granata hanno qualità maggiori e una squadra che vuole andare in Europa deve riuscire a scardinare il muro difensivo di avversari non al meglio e soprattutto deve sfruttare le occasioni che crea. Non ci sono scusanti  quando si tira fuori o quando si tira nello specchio, ma addosso al portiere. Per il Parma è stato un punto guadagnato, per il Torino senza ombra di dubbio due persi e si spera che alla fine non siano quelli che compromettono il raggiungimento dell’obiettivo.