Dalla salvezza al mercato: tutto ora è nei piedi e nelle teste dei giocatori del Torino

15.05.2020 17:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Dalla salvezza al mercato: tutto ora è nei piedi e nelle teste dei giocatori del Torino
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Cairo ha dato via a un nuovo corso nel Torino, Vagnati  deve inserirsi nella nuova realtà e sviluppare il suo lavoro al meglio delle sue capacita e per quanto avrà margini d’azione, Longo  ha il compito di condurre i granata a concludere la stagione restando in Serie A e poi vedrà se sarà ancora l’allenatore del Torino e i giocatori? Già i giocatori. Ovviamente sono quelli che faranno sì che il Torino si salvi o che retroceda quando si tornerà a giocare e da quest’esito dipenderà il mercato e anche chi di loro resterà, convinto di farlo o perché non ha trovato altra collocazione, e chi invece andrà via perché ha chiesto di accasarsi altrove e chi non facendo più parte del progetto tecnico sarà ceduto o lasciato andare via.

Ci sono quindi giocatori che quando il calcio ripartirà dovranno guadagnarsi la conferma convincendo Vagnati e Cairo e chi dovrà mettersi in mostra per poter avere appeal sul mercato in modo che le richieste del Torino per privarsene siano soddisfatte. Ecco perché la fine di questa stagione è nei piedi e nelle teste dei giocatori del Torino. Piedi e teste devono agire in simbiosi altrimenti le prestazioni positive non arriveranno e tutto si complicherà non solo per il Torino, ma anche per i giocatori.

Nessuno pensi che tanto c’è Longo a fare da capro espiatorio perché tutti capiscono se una prestazione negativa dipende dalle scelte dell’allenatore o da come ha agito in campo il giocatore. Quando si sbaglia un passaggio o lo si fa verso un compagno non ben piazzato non è certo colpa dell’allenatore. Quando si perde palla maldestramente non dipende dall’allenatore. Quando non si fa un movimento senza palla per smarcarsi o smarcare il compagno l’allenatore non c’entra nulla. Quando si sbaglia completamente la mira tirando in porta non è certo dovuto all’allenatore. Quando non si riesce a contrastare l’avversario e ci si fa gabbare da polli non può essere attribuito all’allenatore. Farsi trovare in forma dopo questo lungo stop imposto dal Covid-19 e allenarsi quotidianamente bene dipende solo dai giocatori, In campo ci vanno appunto i giocatori e loro più di chiunque altro saranno sotto esame se il campionato riprenderà e dipenderà da loro non solo il destino del Torino ma anche il loro.