Le pagelle di Torino-Cittadella

Gasbarroni il migliore in campo. Sotto la sufficienza D'Ambrosio, Budel e Sgrigna
22.01.2011 17:30 di  Claudio Colla   vedi letture
Fonte: Claudio Colla per www.torinogranata.it
Le pagelle di Torino-Cittadella
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© foto di Federico Gaetano

TORINO (4-2-3-1):

Bassi 6 - Ben poco impegnato nel corso del primo tempo, piuttosto attento sulle uscito. Qualche intervento senza affanni nella ripresa, la sfortunata deviazione in porta di D'Ambrosio lo sorprende senza colpe.

Rivalta 6.5 - Vigile e pronto nelle ripartenze quando è impiegato sulla destra, poco dopo l'inizio della ripresa deve passare al centro a causa dell'uscita di Di Cesare, ed è arcigno e attento fino al termine della gara.

Di Cesare 6 - Come sempre non particolarmente fluido nei movimenti difensivi, riesce comunque a contribuire nel mantenimento di un buon livello di sicurezza per i pali difesi da Bassi. Condizione ancora non ottimale, esce a inizio ripresa (dal 6' st D'Ambrosio 5 - Sarebbe facile additarlo come principale responsabile della semi-disfatta, e infatti sulla sua insufficienza la sventurata autorete influisce ben poco; il terzino campano sembra però incappato in uno di quei momenti in cui, gergalmente, non ne gira bene una. Rimpalli persi, inserimenti fuori tempo, recuperi mancati: il Toro ha troppo bisogno del miglior D'Ambrosio, e a Danilo ora serve una grossa iniezione di fiducia).

Ogbonna 6 - Talora meno concentrato del solito, l'uomo-mercato per antonomasia di questo frangente invernale granata rischia di propiziare, ancora sullo 0-0, un'occasione d'oro per il vantaggio ospite, che probabilmente sarebbe pesato sulle sue spalle, se Bellazzini non si fosse incaponito nel cercare la soluzione personale invece di servire Piovaccari. Per il resto riesce a non lasciare quasi alcuno spiraglio, riuscendo spesso a sovrastare gli avversari fisicamente, e rimediando a qualche carenza nel filtro dalla mediana.

Garofalo 6.5 - Quasi mai in affanno su Bellazzini, sul suo versante il Cittadella riesce raramente ad affondare. Bravo anche nell'impossessarsi dei palloni vaganti e ripartire, contribuisce anche all'azione del momentaneo 1-0, e, soprattutto, è uno dei pochi granata pressoché scevro da cali di determinazione e di solidità sul campo.

Budel 5.5 - Ordinato e pulito,  nel corso del primo tempo svolge i compiti assegnatigli agilmente, senza problemi di sorta. Imperdonabile, per quanto la cattiva sorte sembri averlo preso di mira, l'assurdo retropassaggio che causa il corner da cui trae origine l'autorete di D'Ambrosio per il definitivo 1-1. Il suo innesto si rivelerà sicuramente utile cammin facendo,ma l'ex-Parma e Brescia deve prestare attenzione a imparare dagli errori commessi.

Zanetti 6 - Compiti di diga portati a termine con notevoli sicurezza e determinazione, non facendo mai mancare la grinta, specie nel corso del primo tempo; diventa più anonima, seppur sempre di grande equilibrio, la sua gara col passare dei minuti nella ripresa (dal 29' st Pellicori sv).

Lazarevic 6 - Meno foriero di fulminei spunti sulla fascia rispetto all'usuale, ma tatticamente molto attento, nel corso del primo tempo; prova a salire in cattedra nel corso della ripresa, seppur con mlta imprecisione, e quando aggiusta il tiro è troppo tardi per risultare decisivo.

Gasbarroni 7 - Al di là di qualche leziosismo di troppo, a cui il Gasba ci ha abituati nel corso degli anni, il nucleo dell'anima pulsante granata oggi è lui. In sostanza la totalità delle iniziative definibili come pericolose per la porta difesa da Villanova lo coinvolgono: dall'azione del vantaggio, in occasione della quale sfrutta un buco difensivo sul versante destro dell'area del Cittadella per servire Bianchi a porta sguarnita, alla traversa colta poco dopo con un gran destro da fuori area. Quando esce per un leggero infortunio il Toro, al di là del contraccolpo psicologico dato dal fortuito 1-1 ospite, si spegne (dal 23' st Belingheri 5.5 - Piuttosto anonimo nel momento in cui al Toro mancano il carattere per reagire e l'estro per trovare il guizzo decisivo).

Sgrigna 5.5 - Non si muove male tatticamente, ma la sensazione è che talvolta l'ex-Vicenza "si piaccia troppo", come quando a inizio ripresa, in buona posizione per servire il possibile 2-0, spreca tutto con un'incomprensibile palombella morbida diretta verso Villanova. Appare a tratti un po' svogliato.

Bianchi 6 - Frequentemente avulso dalla manovra, l'unica qualità redentoria di questa sua prestazione è data dalla capacità di trovarsi, con intuito e tempismo, al posto giusto sull'invito di Gasbarroni per siglare l'1-0 (nona rete in campionato per lui). Qualche sponda, finita a vuoto, durante il mini-assedio finale.

Allenatore Franco Lerda 6 - Mette in campo un Toro cinico, forse troppo, che, a vantaggino conseguito, punta più che altro al compitino, risentendo dello sfortunato episodio della ripresa e pagandolo, anche a causa di una reazione troppo blanda e tardiva, con due fondamentali punti in meno sulla tabella di marcia verso l'obiettivo minimo dei playoff. Il nemico che ne determina il parziale fallimento odierno non è tanto il bizzarro modulo offensivo di Foscarini (che, per inciso, mostra il meglio quando diventa più simile a un 4-4-2 con due esterni di forte spinta, grazie all'azzeccatissimo ingresso di Di Roberto per Carteri), quanto la mentalità insita nel Toro visto oggi, certamente non da grande cadetta. Ma le responsabilità, in questo caso, vanno certamente spartite con la componente random e le mancanze dei singoli, data la capacità del tecnico di Fossano di schierare un assetto comunque ordinato ed equilibrato, che concede poco, non creando d'altro canto occasioni a sufficienza.

 

CITTADELLA (4-4-2): Villanova 5.5; Manucci 5.5, Gorini 5.5, Scardina 6, Marchesan 6; Bellazzini 5.5 (dal' 44' st Volpe sv), Dalla Bona D. 6.5, Musso 6, Carteri 5.5 (dal 14' st Di Roberto 6.5); Piovaccari 5 (dal 24' st Perna 6), Nassi 6. Allenatore Claudio Foscarini 6.5.